Lancia l’hashtag #iocambiolascuola e riparte con i seminari di formazione sulla legislazione scolastica per dibattere sulla riforma. Il presidente Pacifico, impegnato come relatore, visiterà più di 30 città già a partire dal mese di gennaio 2015. Questa settimana assemblee a Milano (8 gennaio), Verbania (9 gennaio), Verona e Trento (10 gennaio). Il 21 gennaio, invece, il presidente Anief sarà a Torino. Di fronte alla volontà di procedere rapidi su stato giuridico e merito c’è bisogno di un nuovo sindacato, forte, che sia anche rappresentativo e portavoce delle istanze del personale della scuola, da valorizzare e non più da mortificare. Per questo è importante il tuo contributo. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Nella lettera agli iscritti al Partito democratico, il presidente del Consiglio ha rimesso la scuola al centro del progetto di Governo e ha annunciato che nel mese di febbraio prenderà avvio la riforma. Ha chiesto sostegno e fiducia nel progetto dell’esecutivo che avrà luce nel 2015. Ma, com’è stato sottolineato negli oltre 300 seminari svolti dall’Anief, il documento “La Buona Scuola”, già in parte recepito nella legge 190/14, presenta diversi aspetti inquietanti, non utili per il servizio da offrire ai cittadini e svilenti per il personale. In primo luogo, si rimarca in tutto il testo l’assenza di personale Ata, Europa, Costituzione, studenti, tutti segni di poca attenzione ai temi caldi della scuola. Poi si interviene su stato giuridico, carriera e mobilità (con conseguenze su pensioni e tfr), stipendi e supplenze senza una consultazione seria del milione di professionisti che da diversi anni hanno la busta paga più povera dell’inflazione, il contratto bloccato, le alte professionalità svilite (si pensi ai vicari non più pagati e cancellati).
Le nuove regole che scaturiranno dal censimento e dall’adozione dell’organico funzionale per ragioni sostitutive sembrano create soltanto per creare pesanti disagi ai lavoratori di ruolo e alle famiglie sulla qualità del servizio. Gli scatti di anzianità sono destinati a scomparire già con il D.lgs. 150/09 grazie a un accordo sindacale e la nuova forma di carriera è aleatoria perché il famoso “scatto di competenza” per il 66% del personale potrà essere revocato dopo un triennio e perché il raro “salario accessorio” per pochissimi eletti non troverà la copertura dal fondo d’istituto.
Per questa ragione, le elezioni RSU del 2015 saranno decisive per la categoria. L’attuale meccanismo prevede che per raggiungere la soglia di rappresentatività bisogna raggiungere il 5% come media tra dato elettorale e associativo. L’Anief è il primo dei sindacati non rappresentativi per numero di deleghe, ormai superiore a 15.000 unità, il 3% della categoria. Questo vuol dire che per vincere deve ottenere almeno il 7% dei voti, ovvero deve presentare in media una lista ogni due scuole. Per presentare la lista è necessario avere un candidato precario o di ruolo della scuola, anche non iscritto al sindacato, cosi da permettere a tutto il personale di votare la lista Anief. #iocambiolascuola non è soltanto un hashtag ma un impegno preso da tutta la dirigenza Anief.
Non subire le iniziative del Governo! Diventa protagonista, invia entro il 13 gennaio 2015 la tua candidatura a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o compila direttamente il form sul sito, sarai ricontattato. È possibile presentare le liste entro il 6 febbraio. Si voterà, invece, la prima settimana di marzo.
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