È dal 14 gennaio che migliaia di precari si sono candidati nelle liste per le elezioni Rsu grazie all'iniziativa promossa da Anief-Confedir. I termini scadono il 6 febbraio e l’Aran ricorda che ancora nessuno ha firmato.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il sindacato è pronto a ricorrere in tutti i tribunali d'Italia per riconoscere il diritto dei precari a candidarsi, nel rispetto delle norme e della giurisprudenza comunitaria.
Questa la posizione del presidente Anief e segretario organizzativo Confedir dopo la nota dell’Aran indirizzata agli Uffici Scolastici Regionali, in cui si ricorda che l’ipotesi di contratto suggerita dalla stessa Anief-Confedir fin dalle prime riunioni del comitato paritetico e condivisa da Flc-Cgl, Cisal, Uil, Confsal-Snals, Cgu-Gilda, Cse, Usae, Usb non è stata ancora firmata.
È intollerabile tale ritardo che rende incerte le future relazioni sindacali e potrebbe compromettere l’esito delle elezioni.
Dopo che migliaia di precari dal 14 gennaio ci hanno chiesto di candidarsi nelle nostre e nelle altre sigle sindacali, sarebbe un affronto rendere nulle tali candidature. Inoltre sarebbe anche illegittimo, visto che la direttiva 14/2002 UE sulla consultazione e informazione dei lavoratori è chiara. Come d’altronde la recente sentenza della Corte di giustizia europea ha ribadito.
Per questa ragione, invitiamo i sindacati firmatari della suddetta ipotesi a firmare entro venerdì prossimo la stessa, considerato che a quel punto mancherà solo una settimana al termine di presentazione delle liste.