Il sindacato di base aderisce al patto di “desistenza”, attraverso cui si vuole rompere il monopolio ventennale dei noti sindacati e tornare finalmente a tutelare i lavoratori: l’accordo prevede che nelle scuole dove non è presente una propria lista, si sostengano i candidati dell’organizzazione “amica”; se invece sono presenti solo liste dei sindacati oggi rappresentativi, complici del totale decadimento del settore, si chiede ai lavoratori di non assegnare il voto.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): vogliamo entrare in tutte le scuole d'Italia con le nostre RSA, negli uffici territoriali per controllare gli organici, nei tavoli nazionali per cambiare le regole sulla mobilità e per preservare il potere d'acquisto degli stipendi. Vogliamo garantire la parità di trattamento di tutto il personale, in termini di progressione, ricostruzione di carriera e liquidazioni. E fare in modo che al personale vengano assegnate delle pensioni dignitose.
Si allarga l’alleanza dei sindacati che vogliono cambiare la scuola: dopo l’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra Unicobas e Anief, anche l’USB decide di appoggiare le liste Anief. L’accordo prevede che nelle scuole dove non sia presente una lista RSU dell’USB, i lavoratori sostengano le liste Anief: se invece sono presenti solo liste dei sindacati oggi rappresentativi, si chiede ai lavoratori di astenersi dal voto, perché si tratta di quelle organizzazioni che nell’ultimo ventennio sono state artefici o perlomeno complici nel far perdere ai lavoratori della scuola quote sempre maggiori di salario, diritti e dignità professionale.
Proprio nei giorni in cui si annuncia una riforma epocale della scuola da parte del Governo, la convergenza in un fronte unitario dei sindacati di base per appoggiare il giovane sindacato è un segnale importante: l'Anief è infatti l’unica organizzazione, per numero di liste e deleghe, che potrebbe diventare rappresentativa a seguito delle votazioni di inizio marzo 2015. Per raggiungere questo obiettivo, l’Anief, che ha vinto tutti i ricorsi attivati, arrivando a costringere il Governo a stabilizzare 150mila precari della scuola nella prossima tornata di assunzioni, dovrà ottenere un voto su cinque per le liste delle scuole dove è presente.
“Quando diventeremo rappresentativi - promette Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - entreremo in tutte le scuole d'Italia con le nostre RSA, negli uffici territoriali per controllare gli organici, nei tavoli nazionali per cambiare le regole sulla mobilità e per preservare il potere d'acquisto degli stipendi. Oltre che per tutelare il diritto alla consultazione e all’informazione dei lavoratori, nel rispetto della pluralità sindacale”.
“Per quanto riguarda precari e neo-assunti, il giovane sindacato si batterà per garantire la parità di trattamento rispetto a tutto il resto del personale, in termini di progressione, ricostruzione di carriera e liquidazioni, come indicato di recente anche dalla Corte di Giustizia europea. Per tutti i dipendenti del comparto scuola, infine, ci spenderemo per fare in modo che al personale - conclude Pacifico - vengano assegnate delle pensioni non sociali, ma nel rispetto delle direttive comunitarie”.
Per approfondimenti:
La lista delle scuole dove puoi votare Anief
Il volantino con il programma elettorale ANIEF
Elezioni RSU 2015: Anief e Unicobas corrono insieme per cambiare la scuola