Quali sono gli obblighi dei docenti dopo il termine delle lezioni?
Considerando che l’attività di insegnamento termina con il raggiungimento del termine delle lezioni con ovvia constatazione della mancanza degli allievi a cui insegnare (l’art. 1256 del c.c.), l’unico impegno dell’insegnante rimane quello relativo alle attività funzionali all’insegnamento.
Art. 29 (CCNL 2006/2009) – Attività funzionali all’insegnamento
L’attività funzionale all'insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.
Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; alla correzione degli elaborati; ai rapporti individuali con le famiglie (quindi per tutto il tempo necessario).
Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da: partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull'andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue; la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue; lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione (quindi per tutto il tempo necessario).
Per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il consiglio d’istituto sulla base delle proposte del collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell'istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie.
Per assicurare l'accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni e ad assistere all'uscita degli alunni medesimi.
Piano annuale delle attività
Il Piano annuale delle attività è predisposto dal dirigente scolastico, in base alle eventuali proposte degli organi collegiali. Una volta predisposto, il Piano va presentato in collegio docenti al fine di essere deliberato. Tale delibera avviene nell'ambito della programmazione dell’azione didattico-educativa.
Modifiche al piano annuale nel corso dell’anno
Il Piano annuale delle attività, nel corso dell’anno scolastico, può essere modificato (riguardo sia alle date degli incontri che alle attività medesime). Le modifiche vanno apportate seguendo la succitata procedura: il dirigente predispone e il collegio delibera.
Come vengono deliberate?
È possibile inserire, in sede di Collegio Docenti, nuovi punti all’ordine del giorno su cui discutere e deliberare? Nelle riunioni di Collegio docenti si può deliberare soltanto su argomenti inseriti all’ordine del giorno e indicati nella circolare di convocazione. È possibile, però, in sede di Collegio, inserire nuovi punti e deliberare in tal senso solo se la decisione viene assunta dal Collegio all’unanimità.
È possibile deliberare su argomenti oggetto di discussione nel punto all’ordine del giorno Varie ed eventuali? Le varie ed eventuali possono essere oggetto di discussione, ma non di votazione. Gli argomenti possono essere proposti dal Presidente o dai docenti. La discussione di tali argomenti non può andare oltre i termini di tempo prefissati nella circolare di convocazione, a meno che il Collegio decida diversamente.
In virtù di ciò, spiega Daniele Accettura, referente per le RSU ANIEF della Lombardia, a esclusione degli impegni già calendarizzati nei piani approvati nei singoli istituti, i docenti non sono tenuti a prestare servizio secondo il loro normale piano orario di insegnamento nelle eventuali forme di attività, come riordino aule o biblioteche, non previste dal piano annuale delle attività.