Chiederemo ai giudici di disapplicarlo perché in contrasto con la giurisprudenza e normativa comunitaria. Il servizio pre-ruolo continua a essere valutato la metà, i titoli SSIS, di specializzazione su sostegno e quello di supervisore SSIS e TFA non esistono. Ignorato il rientro di 5.000 vicari nelle sedi di servizio. Ambigua la clausola di salvaguardia rispetto al piano di assunzioni e all’introduzione dell’organico funzionale. Ancora impedite l’assegnazione provvisoria e il ricongiungimento al coniuge, ai figli e ai genitori per neo-assunti entro tre anni. È ora di cambiare.
Non è più possibile tollerare contratti firmati contro i lavoratori nell’ignoranza e nell’incuranza delle norme comunitarie soltanto perché l’Anief non siede ancora a quei tavoli. Il 26 novembre scorso, giorno della sentenza della Corte europea sul precariato scolastico, mentre a Lussemburgo si ribadiva l’assoluto imperativo di non discriminare il lavoro svolto a tempo determinato, a Roma i sindacati rappresentativi – gli stessi che in questi giorni chiedono il rinnovo della fiducia in vista delle prossime elezioni RSU del 3/5 marzo 2015 – siglavano un’ipotesi di contratto sulla mobilità, poi sottoscritta. Arriviamo così all’ordinanza ministeriale che, dal 26 febbraio per il personale docente e dal 18 marzo per il personale ATA, porta alla presentazione delle domande on-line e ai nuovi ricorsi Anief al giudice del lavoro.
Non si comprende perché non si sia riusciti a spiegare quali siano le ragioni oggettive per valutare la metà il servizio svolto pre-ruolo, in violazione della direttiva 70/99. Non si comprende perché il titolo rilasciato dalle SSIS, previsto dalla normativa contrattuale, non debba essere valutato e perché il concorso per diventare supervisore delle SSIS o del TFA non debba essere valutato. Non si comprende perché, in contrasto alla legge 128/2013, si consenta l’assegnazione provvisoria subito solo per raggiungere il bambino sotto gli 8 anni, abbandonando tutti gli altri familiari.
E non c’è bisogno di aspettare le novità introdotte dal legislatore per disciplinare il rientro in classe o in organico funzionale dei 5.000 vicari, ai quali la legge di stabilità ha tolto esoneri e semi-esoneri.
E che dire della volontà del Governo di cambiare tutte le regole sugli organici, con l’introduzione dell’organico funzionale e con un piano di assunzioni che da una parte non avrà più precari nelle GAE e quindi trasferimenti al 50%, dall’altra costringerà a essere assunti in regioni diverse su materie affini? Tutto questo non influisce sulla mobilità? Certo che influisce, ma i sindacati non sanno ottenere altro che una clausola di salvaguardia Tanto valeva non firmare e aspettare l’Anief per essere folgorati sulla via di Damasco.
Ma l’Anief sta arrivando. Dopo il 5 marzo, quando il nuovo sindacato diventerà rappresentativo, cambieranno tante cose: se gli altri sindacati rappresentativi non si ravvedranno ai tavoli di contrattazione per riscrivere le regole, andremo nelle aule dei tribunali per far vincere il diritto, come sempre.
Ricorda, il 3, 4 e 5 marzo 2015 #iovotosoloanief