Le 6 mila assunzioni richieste rappresenterebbero un sesto del fabbisogno. Una scuola su sette senza DSGA. Da vent’anni nessun concorso. Bloccati anche i corsi per le progressioni economiche. Parlamento, governo, sindacati e amministrazione scolastica continuano a ignorare gli oltre 200 mila assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari della scuola. Continuano le adesioni per ricorrere in tribunale e ottenere la stabilizzazione o i risarcimenti mentre rimane attiva la procedura d’infrazione UE.
Marcello Pacifico (Anief): Sono quasi 40.000 i precari ATA che potrebbero essere stabilizzati dai giudici del lavoro.
La ragione dell’assenza nella riforma del Governo di ogni riferimento al personale ATA si ritrova nella legge di stabilità quando, a fine 2014, si è deciso di cancellare più di 2 mila posti, come se non fossero necessari per il regolare funzionamento dei nostri 8.400 istituti autonomi. Come si fa a parlare di rilancio dell’istruzione pubblica, ignorando una delle parti fondamentali per la sua organizzazione, assistenza, sorveglianza e pulizia? Allo stesso modo, a dispetto di quanto stabilito dalla Corte di Giustizia europea a fine novembre, rimane un mistero l’assenza delle 40mila unità di personale Ata, con oltre 36 mesi di servizio svolto, nel piano “straordinario” di 100 mila assunzioni deciso.
Nel frattempo, da resoconti sindacali sugli incontri al Miur, apprendiamo che è stata richiesta al MEF l’autorizzazione all’assunzione di soli 6 mila ATA, un sesto del personale stabilmente impegnato, la metà dei posti risultanti vacanti in organico di diritto. Questa è pura elemosina, sempre che sia concessa, rispetto, all’auspicabile autorizzazione di 22.261 immissioni in ruolo, come risultante dalla somma di 3.643 posti al 31 agosto 2015, 12.735 posti per supplenze al 30 giugno e 6.243 di posti che si rendono disponibili per il turn over.
“Sono quasi 40.000 i precari ATA che potrebbero essere stabilizzati dai giudici del lavoro – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief – ma nella legge di stabilità si leggono solo i tagli previsti per 2.000 posti e alle supplenze brevi del personale non docente”.
Nella riforma del Governo addirittura, a parte un accenno vago alla possibilità di chiedere il potenziamento degli organici nel piano triennale dell’offerta formativa - non si sa in base a quali criteri - alcun accenno riguardo al piano straordinario di assunzioni, al merito, alla valorizzazione.
Tutto ciò per l’Anief è incoerente e illegittimo persino rispetto alla procedura d’infrazione 2124/10 della Commissione UE contro l’Italia, che si è trasformata il 20 novembre scorso in parere motivato e potrebbe portare a una prima condanna per 8 milioni di euro. Per non parlare dell'applicazione della recente sentenza della CGUE da parte dei giudici nazionali nel caso di ricorsi seriali ai tribunali del lavoro o di risarcimenti da richiedere al tribunale civile di Roma.
“Il paradosso – continua Pacifico – è che ad avviare la causa giudiziaria a Strasburgo è stata proprio una denuncia per tutelare il personale non docente, mentre lo Stato ha deciso di ridurre il numero dei posti di 2.020 unità per assicurarsi una riduzione nella spesa di personale pari ad euro 50,7 milioni a decorrere all’anno scolastico 2015/2016”.
Per queste ragioni, ANIEF si schiera a favore dalla stabilizzazione del personale Ata su tutti i posti disponibili. Sarebbe un passo importante per la valorizzazione di una categoria afflitta da tante problematiche: oltre ai tagli al personale, gli assistenti amministrativi e tecnici devono fare i conti con stipendi del tutto inadeguati, spesso con mansioni non più solamente esecutive, ma anche concettuali: non di rado, infatti, i tecnici, per ovviare alle molteplici richieste di lavoro, svolgono lavori da amministrativi. E solo raramente sono presenti nella scuola primaria e media, malgrado queste necessitino di interventi informatici e tecnologici continui. Non meno rilevante è il problema delle segreterie, dove il processo di autonomia e digitalizzazione delle scuole è stato caricato sulle spalle del personale amministrativo senza formarlo e decurtandogli posti di lavoro. Per non parlare dei collaboratori scolastici, il cui organico è stato penalizzato nonostante il dimensionamento scolastico abbia richiesto una loro presenza più capillare nei plessi.
Il sindacato ricorda come siano ancora aperte le adesioni sul portale Anief per aderire ai ricorsi per la stabilizzazione, gli scatti di stipendio e l’estensione dei contratti al 31 agosto.