Il Miur sbaglia. Così come per i docenti, anche al personale ATA deve essere garantita la possibilità di spostarsi mantenendo l’inserimento nella graduatoria provinciale (la cosiddetta “24 mesi”). Oggi chi si vuole trasferire di provincia può farlo esclusivamente all’atto dell’inserimento/aggiornamento delle graduatorie di Istituto, a condizione però che l’interessato chieda il depennamento dalla graduatoria provinciale: potrà reinserirsi solo al successivo concorso per titoli per i profili professionali dell’area A e B del personale ATA.
L’amministrazione scolastica centrale si ostina a non applicare le norme a salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Lo fa anche in occasione del rinnovo della graduatoria permanente provinciale ‘24 mesi’ attraverso la nota prot. n. 920 agli Uffici Scolastici Regionali, contenente i modelli di domanda per la partecipazione ai concorsi per titoli per i profili professionali dell’area A e B del personale ATA: in base a quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione, il personale amministrativo, tecnico, ausiliario non potrà chiedere nei prossimi giorni il trasferimento della propria posizione in una provincia diversa da quella di attuale inserimento. Potrà farlo successivamente, con il bando relativo alle graduatorie d’istituto, sempre del personale ATA, chiedendo l’inserimento nelle graduatorie della provincia in cui desidera trasferirsi. E poi al successivo bando “24 mesi”, attraverso cui passerà dalle graduatorie d’istituto a quella provinciale.
Anief rigetta questa interpretazione della normativa: la Corte di Cassazione, infatti, rifacendosi ad una chiara espressione della Consulta, ha stabilito che il personale precario ha il pieno diritto al trasferimento senza alcun “purgatorio” annuale in graduatoria diversa da quella di appartenenza. Pertanto, tutti i precari ATA che sono oggi collocati in graduatoria permanente dovrebbero mantenere la stessa graduatoria. Anche se mutano provincia.
A tal proposito, va ricordato che la stessa interpretazione è stata fornita dai tribunali, interpellati in occasione delle numerose vertenze vinte dal sindacato per tutelare i diritti dei docenti che, sempre a seguito dello spostamento di provincia, sono stati erroneamente collocati in coda alla graduatoria anziché a “pettine”. Per analogia, se l’errore vale per i docenti, vale anche per gli ATA.
Tutti i dipendenti precari del personale ATA che non volessero soccombere al sopruso del Ministero dell’Istruzione, e quindi volessero cambiare provincia senza essere “degradati” di graduatoria, possono scrivere una e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Anief li assisterà: per mantenere la loro graduatoria di partenza, il trasferimento nella nuova provincia e il diritto a essere assunti con effetto immediato. Perché attendere un anno?