Già nel mese di aprile abbiamo ricevuto una segnalazione con la quale ci chiedevano un nostro parere in merito alla legittimità di una proposta di nomina per la copertura di una supplenza breve a mezzo e-mail con tempo di risposta, al fine dell’accettazione, entro un’ora dal ricevimento della stessa.
Come è ovvio il nostro parere non poteva non essere che in disaccordo con la tempistica imposta dalla procedura di nomina, priva di qualsivoglia principio di ragionevolezza.
Com’è possibile che una segreteria scolastica non tenga conto del fatto che chi riceve di norma la proposta è un lavoratore precario, magari in quel momento in servizio e quindi impossibilitato a controllare in tempo reale il proprio account di posta elettronica?
È anche vero che il MIUR con propria circolare, nel mese di dicembre 2012 ha annunciato la sospensione dell’invio di sms con i quali si avvisava il personale interessato di una proposta di nomina e quindi di controllare più frequentemente la posta elettronica, ma ciò non giustifica affatto l’assegnazione di un tempo pressoché nullo per rispondere alla proposta.
Preso atto della nota, se tutti avessero adottato lo stesso sistema di convocazione, sarebbe stato necessario controllare la casella e-mail ogni ora.
La stessa situazione si è ripetuta qualche settimana fa in un’altra scuola delle valli biellesi. La scuola propone sempre via e-mail una supplenza breve dando un tempo massimo per accettare la nomina di un’ora. L’email viene inviata alle ore 12:36 con termine per la risposta fissato alle 13:36.
Ad allarmarci ulteriormente è la circostanza che la Dirigente scolastica di una delle due scuole è anche dirigente sindacale del comparto scuola e – secondo alcune indiscrezioni che ci auguriamo prive di fondamento – chi ha preso quella supplenza, l’unico a rispondere, parrebbe essere un suo collaboratore sindacale.
Altro elemento poco trasparente nella vicenda è il fatto che la supplenza in questione è stata proposta per qualche giorno ma che, guarda caso, pare si protrarrà per tutto il mese luglio; secondo alcuni, i soliti maligni, potrebbe addirittura continuare anche ad agosto.
L’ANIEF non ci sta e chiede al Dirigente dell’A.T. di Biella – che sicuramente vorrà disporre anche i necessari accertamenti in ordine ai presunti favoritismi – di intervenire immediatamente nei confronti della scuola, affinché si interrompa il contratto stipulato e si ripetano le procedure di convocazione e di nomina secondo principi di ragionevolezza, garantendo un congruo lasso di tempo per la risposta. E contemporaneamente, inviare a tutte le scuole di Biella una comunicazione interna che, alla luce dei fatti sopra esposti, eviti il ripetersi di tale situazione.
Giuseppe Faraci
Presidente ANIEF Piemonte