Sono 60 Direttori dei servizi generali ed amministrativi, 2.316 assistenti amministrativi, 819 assistenti tecnici, 510 collaboratori scolastici. Ma i posti liberi sono tre volte tanto, cui vanno aggiunti 2mila Dsga cancellati in modo illegittimo. Meno male che i TAR stanno rimettendo le cose a posto. È poi c'è sempre la sentenza di fine mese della Corte di giustizia europea.
Finalmente il Miur ha pubblicato la Nota 2420, datata 14 marzo 2014, che dà il via libera all’immissione in ruolo di 3.730 unità di personale Ata. Le assunzioni si effettueranno con decorrenza giuridica dall’a.s. 2013/14 ed economica dal 1° settembre 2014. La ripartizione provinciale disposta dal Ministero dell'Istruzione prevede che vengano assunti 60 Direttori dei servizi generali ed amministrativi, 2.316 assistenti amministrativi, 819 assistenti tecnici, 510 collaboratori scolastici, 7 cuochi, 6 addetti alle aziende agrarie, più 6 guardarobieri ed altrettanti infermieri.
Premesso che le assunzioni giuridiche per assistenti amministrativi e tecnici dovranno avvenire necessariamente con un anno di anticipo, quindi con decorrenza 1° settembre 2012, a causa del lungo blocco attuato per queste due categorie professionali, a seguito del possibile assorbimento dei docenti inidonei, Anief ribadisce che il contingente individuato è meno di un terzo di quello che si sarebbero dovuto effettivamente prescegliere.
Le unità vacanti di personale Ata della scuola, infatti, sono circa 12mila (dati ufficiali emessi ad inizio anno scolastico dal Miur). il sindacato, inoltre, continua a reputare utili alle assunzioni a tempo indeterminato anche buona parte delle migliaia di supplenze assegnate annualmente fino al 30 giugno. Se si vanno a considerare anche i pensionamenti, quella che si sta concretizzando è una quota di assunzioni davvero ridicola, che rasenta il 10% dei posti effettivamente liberi.
"Anche perché a questi posti - tiene a dire Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - andrebbero inoltre sommati i quasi 2mila Dsga illegittimamente cancellati con il dimensionamento degli ultimi anni. Ma confidiamo che ciò possa concretizzarsi, perché sono sempre di più i TAR, dopo Consulta e Consiglio di Stato, a esprimersi con pollice verso contro la “madre” di tutte le cancellazioni e gli accorpamenti degli istituti: il decreto legge 98 del 2011, poi Legge 111/2011".
"Senza dimenticare - continua Pacifico - che il prossimo 27 marzo la Corte di giustizia europea si esprimerà sul reiterato licenziamento, da parte dello Stato italiano, dei precari della scuola con più di tre anni di supplenze svolte: se, come si spera, il pronunciamento dovesse essere favorevole, per coloro che entro quella data avranno presentato ricorso, l'assunzione sarà sempre più vicina".
Per approfondimenti:
Tutti i posti vacanti e disponibili del personale Ata per le immissioni in ruolo