Anief chiede “lumi” sulle nomine dei supplenti su posti annuali: se anche quest’anno potranno essere attuate fino all’avente titolo, in attesa del rinnovamento delle graduatorie d’istituto, allora si estenda la deroga anche al personale di ruolo - collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici - che aspirano a ricoprire un incarico annuale su ruolo professionale superiore a quello di appartenenza.
Tra alcuni giorni i dirigenti scolastici saranno chiamati ad effettuare le nomine per la copertura dei posti liberi come collaboratore scolastico, assistente amministrativo e tecnico. Si tratta di un passaggio importante, immediatamente successivo alle operazioni degli Ambiti Territoriali, che necessita di alcuni chiarimenti: le graduatorie d’istituto sono infatti in via di rinnovamento e il bando per l’aggiornamento è oramai imminente. Ma i dirigenti scolastici possono nominare il supplente su posti annuali fino all’avente titolo? In base a quanto indicato nella nota Miur n. 8481 sembrerebbe di no.
Infatti la citata nota ministeriale recita: “le eventuali, residue disponibilità sono assegnate dai competenti dirigenti scolastici, mediante lo scorrimento delle graduatorie di circolo e d’istituto, con la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato di durata fino al termine dell’attività didattica”
Qualora però il MIUR dovesse disporre le nomine fino all’avente titolo, ANIEF chiede che anche al personale di ruolo - collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici - venga offerta la possibilità di usufruire della possibilità disposta dall’art. 59 del CCNL in vigore, quindi di ricoprire un incarico annuale su ruolo professionale superiore a quello di appartenenza. Una possibilità, del resto, già prevista nell’organizzazione delle nomine dello scorso anno scolastico, come indicato nella nota n. 8468 del 26 agosto 2013 sul conferimento delle supplenze per l’a.s. 2013/2014 e confermata dalla nota n. 8516 del 28 agosto 2013.
È auspicabile che il Miur invii al più presto una nota nazionale sulla procedura da adottare: in tal modo si eviterebbero discrepanze operative a livello provinciale. E il sempre spiacevole avvio di ricorsi.