Nell’incontro odierno si è affrontato il tema dell’ordinamento professionale, con particolare riferimento al personale tecnico e amministrativo. 

Nel corso dell’accesa discussione scaturita dalle ipotesi presentate al tavolo, Anief ha espresso profonda preoccupazione per ipotesi di interventi che nel loro complesso vanno a determinare effetti negativi sul personale e sulle stesse specificità proprie del sistema di ricerca pubblica. 

Le principali criticità restano le stesse evidenziate nei nostri precedenti comunicati: ordinamenti separati per R/T e Personale Tecnico/Amministrativo, istituzione di una nuova Area (Elevate Professionalità) sovraordinata a quella dei Funzionari, ricollocazione al livello iniziale per tutti i profili Tecnici e Amministrativo e l’attribuzione di un “Differenziale stipendiale di entrata” (alias assegno ad personam) definito per ogni attuale livello di inquadramento. Ciò a nostro parere determinerebbe un evidente danno professionale ed economico. Resta inoltre da chiarire il contenuto delle norme transitorie per definire la collocazione del personale oggi in servizio nel nuovo ordinamento, anche in considerazione delle limitate risorse disponibili.

Anief ha ribadito la necessità di conservare l’unità dell’ordinamento e ragionare quindi su 4 Aree Operatori, collaboratori, Funzionari e R&T, garantendo riconoscimento delle professionalità maturate e reali opportunità di sviluppo di carriera, che in ogni caso richiederebbero finanziamenti finora negati.