A 5 mesi dall’ultimo incontro sul rinnovo del CCNL 19/21 si è riaperto oggi il tavolo di contrattazione all’Aran per la sezione Ricerca
Come era preventivabile, l’incontro è stato finalizzato a riavviare la discussione sui principali nodi da sciogliere, in particolare, riguardo la revisione dell’ordinamento.
Sono state ribadite le criticità che occorre superare, alcune di stretta competenza del tavolo, altre che necessitano di un intervento politico e legislativo.
In primo luogo la questione delle risorse aggiuntive in favore degli enti non vigilati dal MUR, senza le quali una revisione dell’ordinamento determinerebbe una forte discriminazione tra il personale degli EPR vigilati MUR e il personale dipendente degli altri Enti, con enorme danno per questi ultimi.
È urgente quindi che la politica si faccia carico del finanziamento di tutti gli EPR, così come previsto nell’Intesa raggiunta a novembre 2022 con il Ministro Valditara.
In tal senso abbiamo proposto emendamenti a norme esistenti e nuovi articoli da inserire nel primo vettore normativo utile per rendere disponibili le necessarie risorse.
In assenza di tali disponibilità, appare comunque difficile una convergenza su possibili interventi sull’ordinamento professionale.
Più nel merito, sono state ricordate ed evidenziate le rilevanti criticità, già emerse da diversi mesi in sede di trattativa. Le principali sono riferite all’esigenza di confermare l’omogenea professionalità dei profili di Ricercatore e Tecnologo e conseguente attuazione dello sviluppo di carriere (art.15), di valorizzare le professionalità del personale Funzionario di Amministrazione, Collaboratore Tecnico e Collaboratore di Amministrazione già in servizio, di confermare l’area degli operatori tecnici separata da quella degli operatori di amministrazione.
A queste tematiche si sommano tutte le molteplici proposte che intendiamo discutere per chiarire e migliorare i contenuti del CCNL.
Riportiamo alcuni degli argomenti citati in riunione: costituzione, consistenza e alimentazione dei fondi per i trattamenti accessori; mantenimento dei valori dell’Indennità di Ente attualmente erogati; miglioramento dell’articolo sull’orario di lavoro dei R&T; entità dei differenziali economici delle posizioni stipendiali; formazione del personale; strumenti per accelerare la crescita professionale del personale degli EPR.
In chiusura dell’interlocutoria riunione odierna, le Parti hanno condiviso la necessità di entrare nel dettaglio dei contenuti sin dalla prossima riunione che a breve verrà calendarizzata.
Nella sostanza permangono tutte le incertezze e preoccupazioni che avevamo già evidenziato lo scorso anno nei nostri comunicati e nelle nostre assemblee.
ANIEF ritiene che una revisione dell’ordinamento abbia senso se migliorativa per il personale. Contrasterà pertanto ogni ipotesi di “reformatio in peius” del CCNL che, ribadiamo con fermezza, deve continuare a garantire la specificità del nostro settore.
Per condividere con il personale quanto avviene in ARAN, le nostre proposte e preoccupazioni, da questa settimana si svolgeranno assemblee del personale, ove possibile in presenza, nei singoli Enti.