Pochissimi cambiamenti nel testo richiesti dagli organi di controllo che non hanno inciso sulle novità rilevanti del CCNL 2019/21. Anief non si ferma qui. Un nuovo orizzonte si apre: apertura delle sessioni negoziali per il CCNL 2022/24 e recupero immediato degli arretrati della indennità della vacanza contrattuale.
Arriva in dirittura d’arrivo la gestazione del CCNL 2019/21 iniziata a maggio 2022 e conclusasi oggi. Anief presente con una folta delegazione che durante questi 2 anni di contrattazione ha partecipato a vario titolo agli incontri. Presenti il Presidente Nazionale Marcello Pacifico, i segretari generali Stefano Cavallini, Chiara Cozzetto e Daniela Rosano, i rappresentanti dei dipartimenti Alberico Sorrentino (Dsga), Pasquale Spinelli (Afam) e Roberto Papi (Ricerca), Stefano Lazzarini (Università) oltre alla coordinatrice della consulta Ata, Cristina Dalpino.
Molti i cambiamenti che da oggi sono in vigore: l’aumento medio mensile per i docenti di 124 euro e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi e di 90 euro per il personale ATA; l’aumento della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) che passa da 194,80 euro a 304,30 euro al mese (+5,2%) e un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) che passa da 79,40 euro a 87,50 euro (+8,4%) e dell’indennità di direzione SGA (+39%). L’innalzamento delle misure delle indennità di bilinguismo e trilinguismo, di lavoro notturno e/o festivo spettanti al personale educativo e ATA delle istituzioni educative.
L’indennità di direzione DSGA, parte variabile, integrata in sede di contrattazione integrativa nazionale utilizzando le risorse della legge 160/2019 (valorizzazione personale scolastico) e l’aumento della retribuzione delle ore di straordinario (+10%). Ancora il pagamento dei tre giorni di permesso retribuito per il personale precario e l’aumento dei giorni retribuiti di congedo per le donne vittime di violenza. Il confronto sugli incarichi conferiti al personale ATA, ai tutors e orientatori e per il pagamento della formazione svolta dal personale scolastico.
Novità anche sulle posizioni economiche. Quelle già esistenti verranno rivalutate e grazie alla revisione normativa prevista dal nuovo CCNL il meccanismo di attribuzione delle nuove posizioni economiche sarà semplificato rispetto al passato. La formazione docenti per contratto si svolgerà durante l’orario di servizio nelle ore funzionali all’insegnamento.
Ora dovranno riaprirsi le contrattazioni di istituto e aziendali per recepire le nuove norme contrattuali.
“Siamo orgogliosi di questa firma – commenta Marcello Pacifico, Presidente nazionale del sindacato Anief – perché come sindacato abbiamo fatto inserire delle novità importanti nel testo. Ora pensiamo già al rinnovo del contratto 2022/24 dove chiederemo con forza al governo lo stanziamento di almeno 10 miliardi di euro per bilanciare l’inflazione che dal 2022 è arrivata in doppia cifra. Ora abbiamo bisogno di tutelare le retribuzioni dei dipendenti pubblici rispetto all’inflazione avuta dal 2022. I 5 miliardi già stanziati devono essere utilizzati per recuperare la indennità di vacanza contrattuale fino a 4 mila di arretrati per tutto il personale come da specifica domanda che chiediamo sia inviata”.
Per il 2019/21 gli aumenti stipendiali sono stati maggiori dell’inflazione e il contratto su questo punto è stato ottimale, ma per il triennio 2022/2024, con la nuova sequenza contrattuale, chiederemo al Governo di sbloccare l'intera indennità di vacanza contrattuale. E si parla di aumenti mensili automatici di 160 euro e di 4mila euro di arretrati dal 2002 ad oggi.
“Questo sarà l’obiettivo che si porrà l’Anief da oggi – conclude Marcello Pacifico – Distribuire degli stipendi adeguati all’inflazione sboccando per intero la indennità di vacanza contrattuale dovuta per gli anni 2022, 2023 e 2024 e non solo per il 2024 come è successo. Si chiederà al governo questo stanziamento di fondi per iniziare a parlare del prossimo contratto. Noi non ci fermiamo. Questa firma è un punto di inizio non un arrivo”. Prossimi obiettivi: parità di trattamento economica e giuridica a parità di lavoro svolto al di là della durata del contratto, indennità per i lavoratori fuori sede e di burnout per le pensioni, rimozione di ogni vincolo su mobilità sul 100% dei posti e doppio canale da GPS per assorbire il precariato”.