Il secondo incontro sulla sequenza contrattuale dedicata al tema della responsabilità disciplinare dei docenti ha riservato un’importante novità: la bozza presentata dall’ARAN ai sindacati ha recepito le indicazioni dell’ANIEF, che si era dichiarata indisponibile a qualsiasi discussione sul punto senza precise rassicurazioni circa il mantenimento al di fuori della potestà dei dirigenti scolastici dell’irrogazione di sospensioni dal servizio del personale docente, su cui è indispensabile che continui ad essere un organo terzo a decidere.
La proposta ARAN ha risposto positivamente alla richiesta dell’ANIEF e ha previsto di “importare” nel testo contrattuale sostanzialmente lo stesso impianto sanzionatorio, in tema di sospensioni, già presente nel D.lgs. 297/94.
In questo modo viene garantita – come ha già avuto modo di acclarare la Corte di Cassazione – la competenza sull’irrogazione delle sospensioni ai docenti dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari (UPD) presso gli Uffici Scolastici Regionali, mentre al dirigente scolastico sarà possibile irrogare solo sanzioni di grado minore come la censura.
La Suprema Corte (Ordinanza Cass. n. 28111/2019), infatti, ha già stabilito che “In tema di sanzioni disciplinari nel pubblico impiego privatizzato, al fine di stabilire la competenza dell’organo deputato a iniziare, svolgere e concludere il procedimento, occorre avere riguardo al massimo della sanzione disciplinare come stabilita in astratto, in relazione alla fattispecie legale, normativa o contrattuale che viene in rilievo, essendo necessario, in base ai principi di legalità e del giusto procedimento, che la competenza sia determinata in modo certo, anteriore al caso concreto ed oggettivo, prescindendo dal singolo procedimento disciplinare”.
È per questo, quindi, che nonostante il D.lgs. 165/2001 (modificato prima nel 2009 dal Decreto Brunetta, poi nel 2017 dalla Riforma Madia) assegni teoricamente ai dirigenti scolastici la possibilità di irrogare sospensioni dal servizio fino a dieci giorni, nella sostanza tale sanzione rimanga appannaggio esclusivo dell’UPD.
“Su questa base – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF – siamo pronti ad aprire il confronto nel merito. La proposta dell’ARAN, che ha raccolto la nostra precisa richiesta in tema di competenza sulle sospensioni di grado maggiore, ci consentirebbe – se si riuscisse ad arrivare a un accordo – di riportare dentro il recinto contrattuale il tema della responsabilità disciplinare del personale docente, mantenendo la tutela della libertà di insegnamento oggi garantita dal combinato disposto delle leggi in materia. Sarebbe un risultato importantissimo per tutta la categoria, per raggiungere il quale continueremo a lavorare nel corso dei prossimi incontri. Abbiamo già fornito all’ARAN i dettagli dell’approfondita disamina – illustrata dalla delegazione ANIEF formata dai segretari generali Stefano Cavallini e Marco Giordano – sul testo proposto contenente una serie di richieste di integrazione e modifica che possano rendere l’accordo ancora più efficace”.
La discussione continuerà nelle prossime settimane con l’aggiornamento del tavolo contrattuale.