“Circa 20.000 candidati docenti di Infanzia e Primaria del concorso Pnrr2 alla prova scritta svolta questa settimana hanno superato la soglia minima dei 70/100, ma non potranno partecipare all’orale per una norma illegittima, irragionevole, che va contro il principio meritocratico e di affidamento protetti dalla Costituzione, oltre che contraddittoria rispetto a quanto previsto nel primo concorso Pnrr e in tutte le procedure selettive svolte negli ultimi trent'anni: noi come sindacato ci mettiamo al fianco dei candidati esclusi e portiamo la questione in tribunale perché devono partecipare alla prova orale”: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a seguito della pubblicazione della nota DGPER 50125 del Ministero dell’Istruzione e del Merito, pubblicata in queste ore, che dà indicazione agli Uffici scolastici regionali che hanno cominciato a pubblicare gli avvisi dei punteggi relativi agli ammessi agli orali.
“La norma - – sottolinea Pacifico - prevede che sono ammessi solo candidati con un punteggio ex equo all'ultimo rispetto al triplo dei posti banditi a differenze del primo concorso Pnrr e di quando previsto dal Testo Unico della scuola, il Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297: per il nostro ufficio legale, pertanto, la previsione introdotta in corso d'opera dal legislatore è palesemente incostituzionale e viola i principi di merito e di affidamento della Costituzione”.
Per tutti questi motivi, Anief ha avviato un ricorso al Tar Lazio per chiedere l’ammissione all'orale di tutti gli esclusi vincitori della prova scritta e di sollevare questione di pregiudiziale costituzionale dell’articolo 14-bis, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2024, n. 106. Al ricorso potranno aderire anche i candidati che superano la prova scritta nella secondaria di primo e secondo grado esclusi dell'orale.
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