La politica ha accolto alcune proposte Anief rivolte ai docenti precari che dopo dieci anni possono finalmente avere accesso all’abilitazione diretta. Trattasi di un’apertura importante che verrà accolta con favore dai precari storici che possono vedere un’attenzione particolare nei loro confronti.
“Auspichiamo – ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente Anief – che l’emendamento per l’accesso all’abilitazione con 30 cfu venga prontamente approvato, sarebbe vantaggioso per tutti, per i precari che potrebbero ottenere l’agognata abilitazione e formarsi in modo approfondito e per le famiglie che potranno maggiormente contare sulla continuità didattica. Tuttavia, quando si parla di precari non è possibile fare distinguo per la legge italiana, si devono intendere i triennalisti non solo delle scuole statali e paritarie, ma anche degli IeFP”.
I percorsi IeFP di istruzione e formazione professionale non sono stati citati espressamente negli emendamenti e ciò potrebbe essere considerato al pari di un refuso, una svista, in quanto il sistema di Istruzione e formazione in Italia è uno solo. I docenti IeFP sono impiegati nei percorsi dell’obbligo scolastico e sono pagati con finanziamenti esclusivamente pubblici, ovvero che lo Stato dirotta alle Regioni, dunque, a maggior ragione vanno considerati al pari degli statali. L’abilitazione, infatti, è utile per l’assunzione anche all’interno degli enti di formazione professionale, ma non dimentichiamo che i percorsi IeFP vengono erogati pure dalle scuole statali, non vi è nessuna ragione per considerare questi insegnanti differenti dagli statali o, a maggior ragione, dai docenti delle scuole paritarie che non percepiscono uno stipendio con fondi esclusivamente pubblici, ma una quota viene pagata nelle rette versate dalle famiglie.
“A questo punto – dichiara il leader Anief – è bene che la questione IeFP venga chiarita dagli stessi autori degli emendamenti”. Resta da chiarire se i percorsi IeFP sono inclusi nel percorso dell’abilitazione, se i docenti possono aderire solo all’abilitazione dei 60CFU oppure ai 30 dell’emendamento della maggioranza voluto per venire incontro ai precari storici specificando statali e paritarie, dimenticando IeFP.
“Nel caso non ci fosse un chiarimento – ha riferito Pacifico – saremo pronti a ristabilire il diritto dei docenti IeFP nelle aule di tribunale”.