Modifiche al regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, adottato con decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212
Ha avuto luogo, martedì 26 marzo, un’audizione con i rappresentanti ANIEF su AG 131 presso la VII Commissione permanente della Camera dei deputati (Cultura, scienza e istruzione)
Nel panorama politico e istituzionale italiano il dibattito sulla riforma dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) ha assunto una rilevanza sempre più centrale negli ultimi periodi.
Presso la VII Commissione permanente della Camera dei Deputati, si sono svolte audizioni riguardanti le modifiche proposte al regolamento disciplinante gli ordinamenti didattici delle istituzioni AFAM (modifiche al DPR 212/2005). L'Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (ANIEF), rappresentata dal Prof. Nuccio Santochirico, ha presentato un elaborato dettagliato, evidenziando criticità e proponendo correzioni al testo.
Il documento, indirizzato al Presidente della Commissione On. Federico Mollicone e ai membri della stessa, sottolinea inizialmente il persistere di una situazione di “puzzle normativo” nel settore AFAM, caratterizzato da una serie di regolamentazioni spesso frammentate e difficilmente applicabili. Tale contesto, nato nel 1999 con la Legge n. 508 sull'Alta Formazione Artistica e Musicale, è stato oggetto di numerose riforme nel corso degli anni, senza però raggiungere una piena attuazione.
Un punto di particolare criticità riguarda i tempi lunghi necessari per l'emanazione dei regolamenti attuativi, che hanno rallentato l'effettiva implementazione delle riforme.
Le modifiche proposte al regolamento in esame sono state oggetto di analisi dettagliata da parte dell'ANIEF.
Tra le principali osservazioni:
- Denominazione delle istituzioni: Si suggerisce di mantenere le denominazioni storiche come "Conservatori di musica" e "Accademia nazionale di danza", insieme alla nuova definizione di "Istituti superiori di studi musicali e coreutici", per preservarne l'identità e il prestigio.
- Articolato concernente titoli e corsi: Emergono perplessità riguardo all'inclusione di corsi a ciclo unico e alla sostituzione dei percorsi "3+2" con omologhi a ciclo unico, poiché potrebbero generare incertezze e disparità tra istituzioni.
- Organizzazione dell'ordinamento didattico: Si segnala una complessità nella delineazione dei compiti e delle responsabilità degli organi accademici, suggerendo un intervento ministeriale per chiarire meglio i rispettivi ruoli.
- Crediti formativi accademici: Si propone un aumento del carico annuale di crediti minore e una revisione delle modalità di erogazione delle attività formative.
- Ammissione ai corsi accademici: Si esprime contrarietà alla possibilità di accesso senza il diploma di istruzione secondaria e si chiede un intervento ministeriale per definire eccezioni ben delineate.
- Autorizzazione alle istituzioni non statali: Si richiede un controllo più stringente sulle istituzioni non statali per garantire la qualità dell'istruzione.
- Norme transitorie: Si esprime contrarietà alla permanenza dei corsi "propedeutici" nelle istituzioni AFAM, suggerendo una strategia più definita per la progressione verticale nello studio in accordo le realtà delle SMIM e dei Licei Musicali e Coreutici.
In conclusione, il Dipartimento ANIEF AFAM, di cui fanno parte anche il prof. Ettore Michelazzi e il prof. Pasquale Spinelli, chiede un attento riesame delle modifiche proposte, al fine di garantire un quadro normativo chiaro, coerente ed equo per l'AFAM.
Si auspica che le osservazioni presentate vengano considerate nella formulazione dei pareri della Commissione, nell'ottica di promuovere l'efficacia e l'equità dell'istruzione superiore artistica, musicale