In Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 50 dell’01 marzo 2025, è stata pubblicata la Legge 28 febbraio 2025, n. 20 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208, recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza“.
“Il DL, attualmente modificato in Legge, recava una serie di “Disposizioni urgenti per l’attuazione della Riforma 1.1 degli istituti tecnici”. L’attuazione di tale riforma doveva essere avviata mediante la pubblicazione di un DM, avvenuta, poi, l’11 febbraio 2025, con la pubblicazione del Decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito n. 269 del 31 dicembre 2024, Decreto concernente le prime misure per l’attuazione della riforma dell’istruzione tecnica in applicazione dell’articolo 26, comma 4-bis, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito con modificazioni con la legge 17 novembre 2022, n. 175“.
“La Legge n. 20 introduce, pertanto, delle modifiche al testo del DL 208/2024, recependo, all’art. 9 le misure attuative previste dal DM del MIM n. 269 del 31 dicembre 2024, in relazione a: Aggiornamento dei curricoli e metodologie didattiche; Connessione con i settori produttivi e il mondo del lavoro; Profilo educativo, culturale e professionale dello studente; Raccordi con l’istruzione terziaria di livello accademico e non accademico; Attività formative destinate al personale docente; Patti educativi 4.0; Sviluppo dei processi di internazionalizzazione”.
Ma al di là della riforma dei tecnici, per Anief sono altre le emergenze rimaste inevase: gli organici del personale ATA e sul sostegno, i vincoli sulla mobilità orizzontale e verticale, la mancata assunzione degli idonei e dei precari nella scuola come negli enti di ricerca.
“La norma – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - riforma gli istituti tecnici delle scuole superiori ma non risponde ad altre necessità che cercheremo di affrontare nel prossimo decreto PA”.
In fase di miglioramento del testo di legge, in sede parlamentare, il giovane sindacato rappresentativo aveva chiesto di rivedere obiettivi diversi che vanno con urgenza raggiunti per migliorare il sistema scolastico altrimenti compromesso da disposizioni in vigore che danneggiano il sistema: abolire i vincoli sulla mobilità e consentire la mobilità intercompartimentale, estendere il doppio canale di reclutamento alla prima fascia GPS anche su posto curricolare e agli idonei del 2020 e del 2023 esclusi: rinnovare i contratti del personale già assunto in organico aggiuntivo per ausiliari e assistenti e assumere sul 100% dei posti vacanti; assumere in ruolo i docenti di sostegno su tutti i posti in deroga assegnati per più di due anni alle scuole; stabilizzare i ricercatori universitari. Queste sono le priorità per Anief su cui ancora il Governo deve intervenire.
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