Circola da oggi su molti gruppi facebook e su altri canali social una notizia del tutto priva di fondamento, che ha messo in comprensibile quanto inutile agitazione i docenti del Piemonte e non solo, con particolare riferimento ai diplomati magistrale.
Secondo tale falsa informazione, durante la riunione svoltasi ieri tra l’Ufficio Scolastico di Torino e le organizzazioni sindacali rappresentative, l’Amministrazione avrebbe annunciato che i posti residui da GaE al termine delle immissioni in corso sarebbero andati prima alla call veloce e poi a scorrimento da concorso straordinario. Addirittura, questa presunta “beninformata” ha asserito che tale corbelleria sarebbe stata annunciata in un altrettanto inesistente comunicato delle sigle presenti all’incontro, ANIEF compresa. Come a dire che ANIEF non avrebbe fatto una piega di fronte a una simile prospettiva e, addirittura, vi avrebbe prestato acquiescenza.Alla riunione di ieri, svolta in videoconferenza, era presente il sottoscritto per ANIEF Piemonte e, pertanto, posso garantire che NULLA DI TUTTO QUESTO sia mai stato affermato. Né, peraltro, è mai stato predisposto alcun comunicato congiunto sull’incontro tra sindacati a firma anche di ANIEF.
D’altra parte, che una simile ipotesi sia del tutto impraticabile, per non dire totalmente folle, lo dimostra non solo ciò che prevedono sia la legge che il relativo decreto istitutivo della cosiddetta CALL VELOCE, ovvero che i posti residui possano essere assegnati con il nuovo sistema ESCLUSIVAMENTE in caso di esaurimento, nella regione, di tutte le GaE provinciali e delle graduatorie di merito dei concorsi ordinari e straordinari (comprese le fasce aggiuntive di queste ultime), ma la stessa logica: come si potrebbe mai giustificare, infatti, l’assegnazione di ruoli ad aspiranti provenienti da graduatorie di altre regioni nel caso ve ne siano ancora di inseriti in quelle locali?
Pertanto, NESSUNA CALL VELOCE potrà interessare posti per cui siano ancora presenti aspiranti nelle graduatorie della regione in questione.
Ancora più grave è che una fandonia simile sia stata così allegramente pubblicata da una sedicente sindacalista di una sigla minore, per di più in un momento di così grande pressione e difficoltà in capo alle colleghe e ai colleghi diplomati magistrale che stanno affrontando da una parte rescissioni contrattuali, dall’altra gli effetti di una sciagurata variazione normativa che li induce in molti casi a rifiutare il ruolo con riserva per non perdere l’inserimento nelle GMRE da cui attendono un’assunzione certa e a pieno titolo.
Chi scrive simili falsità dimostra nella migliore delle ipotesi una inaccettabile sciatteria comunicativa, nella peggiore la volontà di accendere e alimentare incendi su fatti inesistenti per puro interesse di bottega.
Invitiamo non solo i nostri iscritti ma tutte le interessate e gli interessati a verificare sempre le affermazioni di chi riferisce di aver sentito che qualcuno ha detto…l’informazione, compresa quella sindacale, è una cosa seria.
Da parte nostra, a partire da questo momento, non tollereremo oltre simili situazioni. Esiste una sottile linea rossa tra il diritto di critica, sacro e costituzionalmente garantito, e la diffamazione, che invece è un reato penale. E che come tale sarà perseguito. E non importa se, come ho avuto modo di appurare, il post sia stato rimosso: abbiamo già provveduto ad acquisirne copia con riferimenti temporali e di pubblicazione certi e indiscutibili.
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Marco Giordano
Presidente regionale ANIEF Piemonte