Il Congresso regionale ANIEF Piemonte, svolto il 15 gennaio in modalità telematica per l’emergenza sanitaria, ha confermato Marco Giordano, presidente reggente uscente, alla guida della sezione piemontese del sindacato. Sempre a Giordano assegnata anche la direzione della sede provinciale di Torino.
Marcello Pacifico (ANIEF): “Auguri al presidente confermato, ci attende tanto lavoro a difesa dei diritti di docenti e Ata a livello locale come per i macro temi nazionali”.
Prende forma il nuovo assetto dell’ANIEF a livello territoriale. Dopo il congresso nazionale dello scorso dicembre, che ha visto assegnare alle sezioni regionali del sindacato maggiore autonomia e nuove responsabilità, la scelta del congresso regionale del Piemonte è stata quella di garantire continuità al lavoro svolto in questi anni, culminato nel 2018 con il raggiungimento della rappresentatività nel comparto istruzione e ricerca.
Confermato alla guida di ANIEF Piemonte Marco Giordano, presidente uscente, al quale è stata assegnata anche la direzione della sede provinciale di Torino. Molte conferme e qualche novità nella squadra dei presidenti provinciali. Tra le conferme, quella di Giuseppe Faraci come presidente della sede di Biella, di Andrea D’Amella a Cuneo, di Marina Maciel Santos Andrade ad Asti, di Corrado Campisi ad Alessandria e di Daniele Ingrassia per il Verbano-Cusio-Ossola. Novità, invece, a Novara con Maria Luigia Perillo e a Vercelli, che sarà diretta da Marco Strino, già referente regionale Ata.
Docente di Filosofia e Storia e specializzato su sostegno, Marco Giordano - siciliano di nascita - ha portato con sé all’ombra della Mole l’esperienza di primo coordinatore della segreteria nazionale ANIEF, incarico svolto dal 2009 al 2011. In Piemonte ha ricoperto per ANIEF prima il ruolo di presidente provinciale di Torino, quindi ha retto dal 2018 la sezione regionale del Piemonte. Dal 2020 è entrato a far parte della segreteria generale ANIEF con delega alla contrattazione nazionale e al contenzioso disciplinare.
“Sono onorato – dichiara Marco Giordano, presidente confermato ANIEF Piemonte – della fiducia che il congresso regionale e il presidente nazionale hanno manifestato nei miei confronti. L’ultimo anno è stato complicatissimo, abbiamo dovuto adeguare il nostro modo di fare sindacato alla pandemia e ai nuovi problemi che questa ha portato nella scuola, come se già non bastassero i vecchi. Per rispettare le misure anti contagio non abbiamo potuto lasciare sempre aperte le porte delle nostre sedi sindacali e abbiamo dovuto rinunciare alle assemblee e agli eventi formativi di aggiornamento in presenza per docenti e Ata. Con un grandissimo sforzo della squadra che ho il privilegio di coordinare, abbiamo comunque garantito consulenze, servizi, assemblee e formazione in modalità telematica. Siamo rimasti sempre vicini, seppure in modo diverso dal solito, al personale scolastico durante la mobilità, per la presentazione delle domande di partecipazione ai concorsi, per l’apertura delle GPS, durante le immissioni in ruolo e in occasione delle nomine a tempo determinato. Per non parlare dei problemi di gestione della DaD e dello smart working durante il lockdown. I nostri iscritti sanno che su ANIEF Piemonte possono contare sempre, anche in piena pandemia. Non è un caso se il motto che abbiamo scelto quest’anno è ‘insieme ce la faremo’”.
Soddisfatto anche Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF. “Il Piemonte è una delle regioni in cui ANIEF è stata da subito presente e protagonista nel panorama sindacale. La scelta oggi operata dal Congresso regionale premia il lavoro fin qui svolto e traccia la direzione per affrontare le sfide che ci attendono. Lo stesso sta avvenendo in tutte le regioni italiane in cui, in questi giorni, si stanno svolgendo i congressi. Auguri al presidente confermato del Piemonte e a tutto lo staff regionale. Ci aspetta tanto lavoro – conclude il leader nazionale ANIEF – ma siamo determinati e pronti a difendere i diritti di docenti, Ata e di tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto istruzione e ricerca, a livello locale come per i macro temi nazionali”.