ANIEF Piemonte ha elaborato i dati del monitoraggio Covid-19 nel secondo grado provenienti settimanalmente dall’Ufficio Scolastico Regionale. Dopo il rientro in presenza si è registrato un balzo in avanti degli alunni in quarantena.
Marco Giordano (ANIEF Piemonte): è un segnale da non sottovalutare, vietato abbassare la guardia. Servono dati aggiornati anche per il primo ciclo.
Primi segnali di criticità dopo il ritorno in presenza fino al 70% in Piemonte degli studenti del secondo grado dallo scorso 26 aprile. I dati forniti settimanalmente dall’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte mostrano nell’ultima settimana un deciso aumento del numero degli studenti in quarantena, passati dall’1,11% all’1,76%. Il dato è ancora più significativo se rapportato allo 0,62% registrato al termine della settimana dal 12 al 17 aprile dopo il rientro parziale dalla DaD degli studenti delle superiori piemontesi.
Il balzo in avanti del numero degli studenti in quarantena è evidente nel grafico elaborato da ANIEF sui dati forniti dall’USR Piemonte.
In termini assoluti sono stati 1.640 gli studenti del secondo grado finiti in quarantena nella scorsa settimana, a fronte dei 949 di due settimane prima. Numeri, quelli del 17 aprile, in cui non erano tuttavia presenti i dati della provincia di Cuneo, rimasta in zona rossa qualche giorno in più delle altre.
Ancora stabile, invece, il numero dei positivi tra gli studenti delle superiori nelle ultime tre settimane, attestato sullo 0,45%. Sul fronte del personale docente delle superiori, invece, si registra un aumento più contenuto di quelli in quarantena (passati dallo 0,39% allo 0,50% in una settimana) mentre è stabile intorno allo 0,3% quello dei contagi. Infine, quarantena per lo 0,43% e contagi per lo 0,49% del personale non docente del secondo grado nell’ultima settimana.
“Anche se è verosimile – afferma Marco Giordano, presidente di ANIEF Piemonte – che l’aumento del numero di studenti in quarantena sia legato a quello delle occasioni di incontro extra-scolastiche, visto il ritorno in zona gialla del Piemonte, siamo pur sempre di fronte a un dato che non dobbiamo sottovalutare. Non è il momento di abbassare la guardia ed è indispensabile vigilare sullo scrupoloso rispetto dei protocolli di sicurezza nelle scuole, a tutela del personale scolastico, degli studenti e delle famiglie in cui questi fanno ritorno ogni giorno. Per questo abbiamo chiesto all’USR Piemonte di fornire aggiornamenti anche sulla situazione nelle scuole dell’infanzia e in quelle del primo ciclo, al momento fermi all’8 marzo scorso”.
Qui tutti i dati del monitoraggio dell’USR Piemonte: http://www.istruzionepiemonte.it/area-covid-19/monitoraggi/