Anche quest’anno l’AT Torino sembra intenzionato a ripercorrere la strada, rivelatasi alla fine un vicolo cieco, della collocazione dei docenti in esubero privi di specializzazione su sostegno. Lo scorso anno, ricordiamo, furono circa 80 i posti inizialmente sottratti al personale specializzato a causare un travagliatissimo percorso di nomine: prima bloccate, quindi portate avanti ad ogni costo dall’Amministrazione, infine annullate e ripetute (a lezioni già iniziate!) grazie alla compatta mobilitazione dei precari di sostegno.
Oggi sono 26 i posti dell’area AD03 che risultano assegnati ancora una volta a personale non specializzato, e non vorremmo francamente rivivere la stessa esperienza. Per questo l’Anief ha invitato il dirigente dell’A.T. di Torino, dott.ssa Paola D’Alessandro, insediatasi da pochi mesi, a non voler seguire le orme del suo predecessore e ad annullare tali collocazioni prima delle nomine per i contratti TD proprio per evitare nuovi contenziosi. Dall’analisi delle disponibilità, infatti, appare evidente che non tutte le aree del sostegno di II grado potranno essere esaurite quest’anno, e quei 26 posti potrebbero risultare di cruciale importanza in vista delle successive nomine ad elenchi incrociati sui posti residui.
Non comprendiamo, quindi, a quali certezze facciano riferimento all’AT di Torino quando, in via informale beninteso, si rassicurano i precari specializzati che comunque ci saranno posti per tutti, tanto meno se quei 26 posti non dovessero ritornare a disposizione di questi ultimi.
L’Anief auspica che le cose stiano effettivamente così, ma per non rischiare siamo convinti che i posti di sostegno debbano prima essere proposti integralmente al personale specializzato, non ricorrendo evidentemente le condizioni per accantonarne alcuno preventivamente per il personale non specializzato. Senza nulla togliere al diritto del personale in esubero, che giustamente reclama una nuova collocazione, è altrettanto importante garantire agli studenti disabili l’affiancamento a un docente specializzato, ricorrendo al personale privo del titolo solo in caso di esaurimento degli elenchi di chi ne è in possesso.
Ci auguriamo vivamente che la nuova dirigenza dell’AT Torino risponda positivamente al nostro appello e che finalmente a Torino si imbocchi con decisione una nuova rotta nella gestione delle nomine sul sostegno.