L’USR Piemonte ha ripubblicato la nota sulle modalità di presentazione delle domande per la fruizione delle 150 ore di permesso studio. Oltre alla correzione di diversi refusi, la nuova nota - che annulla e sostituisce la precedente - aggiunge questo importante passaggio a completamento delle indicazioni già fornite a beneficio dei docenti interessati ai nuovi percorsi abilitanti (60/36/30 CFU):
“Sono fatte comunque salve le eventuali istruzioni che sono state anteriormente pubblicate dagli Uffici di Ambito territoriale e quelle nuove che, per ragioni organizzative, prevedono la possibilità di presentare, con riserva, entro la data del 22 novembre 2023, le richieste di permesso per il diritto allo studio anche per i percorsi formativi universitari abilitanti introdotti dal sopra indicato nuovo sistema di formazione e accesso al ruolo dei docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. In tali casi, comunque, i candidati interessati dovranno produrre, al fine dello scioglimento della riserva, entro e non oltre 5 giorni dalla formalizzazione, a cura delle Università, dell’ammissione ai suddetti corsi formativi, una nuova domanda all’Ufficio di Ambito territoriale competente”.
Su tale base, l’AT Torino ha pubblicato dunque una ulteriore nota in merito in cui afferma quanto segue:
“Si precisa che il personale in attesa dell’attivazione dei percorsi formativi universitari finalizzati all’acquisizione dei 60/30/36 CFU […] esclusivamente per l’anno 2024, potrà presentare domanda con RISERVA (Nota 15779 del 24.10.2023) entro il 22 novembre c.a. e successivamente, a conferma dell’attivazione dei corsi abilitanti, dovrà compilare l’Allegato Modello B/2024 entro e non oltre 5 giorni dall’iscrizione ai suddetti percorsi formativi”.
Pertanto, i docenti interessati ai suddetti nuovi percorsi abilitanti, potranno comunque presentare domanda CON RISERVA entro il termine del 22 novembre 2023 e successivamente, dovranno compilare la relativa domanda (Allegato B) entro 5 giorni dall’iscrizione ai relativi corsi.
Qui la nuova nota dell’USR PIEMONTE
Qui, invece, la nota dell’AT TORINO