Ancora una volta, viene premiato il lavoro dell’ufficio legale dell’Anief che, a ridosso della procedura concorsuale, fa immettere in ruolo migliaia di docenti in possesso del diploma abilitante conseguito sino al 2002, ancora prima della sentenza di merito, vista l’evidente giurisprudenza in materia, dopo che gli stessi erano stati esclusi dalle GaE e dalle convocazioni per le assunzioni dei mesi scorsi. Molti Ambiti Territoriali provinciali (gli ex Provveditorati agli Studi) hanno già provveduto ad annullare e a predisporre i contratti a tempo indeterminato. Per i pochi inadempienti, come già accaduto con i mancati collocamenti a “pettine” dei precari nelle graduatorie, scatteranno apposite denunce alla Corte dei Conti (nei confronti dei dirigenti responsabili) e i ricorsi per “lite temeraria” al giudice del lavoro (per l’assunzione dei docenti ricorrenti).
Marcello Pacifico (presidente Anief): stiamo monitorando come in ogni provincia sia stato ottemperato l’ordine ministeriale. Aspetteremo qualche giorno per quelle sedi ministeriali periferiche recidive o in difficoltà, poi ricontatteremo il commissario ad acta e in base alle nuove determinazioni, promuoveremo ricorsi individuali per ottenere le immissioni in ruolo urgenti al giudice del lavoro. Se vi sono ancora dei posti vacanti, è giusto nel rispetto del principio costituzionale del merito, che siano assegnati da subito.
I docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l’a.s. 2001/2002 che hanno ottenuto provvedimenti cautelari favorevoli, perché hanno pieno diritto a stipulare il contratto di lavoro a tempo indeterminato, in attesa della sentenza definitiva. Pertanto, le immissioni in ruolo della Legge 107/2015 subiranno presto una mezza rivoluzione, perché migliaia di precari sino ad oggi estromessi presto dovranno essere stabilizzati. È quanto emerge a seguito delle ordinanze 879-881/2016, emanate ieri dal Consiglio di Stato, a conferma integrale di quanto già statuito precedentemente nei decreti monocratici emessi in favore dei ricorrenti patrocinati dagli avvocati Tiziana Sponga, Sergio Galleano e Vincenzo De Michele.
Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, commenta: “questa decisione è importante, soprattutto perché giunge dopo alcuni articoli allarmanti pubblicati sul tema, a seguito della remissione della questione in adunanza plenaria. Avevamo già contattato il commissario ad acta che, in accordo con la direzione generale del personale, si è tempestivamente mosso. Ora, stiamo monitorando come in ogni provincia sia stato ottemperato l’ordine ministeriale”.
“Aspetteremo ancora qualche giorno per quegli Ambiti Territoriali recidivi o in difficoltà, poi ricontatteremo il commissario ad acta e in base alle nuove determinazioni, promuoveremo ricorsi individuali per ottenere le immissioni in ruolo urgenti al giudice del lavoro. Se vi sono ancora dei posti vacanti, è giusto nel rispetto del principio costituzionale del merito, che siano assegnati da subito”, sottolinea il presidente del giovane sindacato.
Per i pochi ex Provveditorati agli Studi ancora inadempienti, come già accaduto con i mancati collocamenti a “pettine” dei precari nelle Graduatorie ad Esaurimento, scatteranno le denunce alla Corte dei Conti (nei confronti dei dirigenti responsabili) e i ricorsi per “lite temeraria” al giudice del lavoro (per l’assunzione diretta dei docenti ricorrenti).
Nel frattempo, migliaia di docenti potranno evitare di partecipare al concorso a cattedra grazie ai ricorsi patrocinati dall’Anief che hanno portato al riconoscimento all’immissione in ruolo, al di là del piano straordinario di assunzioni previsto dal Governo e già realizzato.
Intanto, sono stati attivati i ricorsi al Tar Lazio avverso l’esclusione di migliaia di candidati in possesso di titoli di studio validi per l’insegnamento ma non per la partecipazione al concorso a cattedra nonché contro la tabella di valutazione dei titoli che non considera il servizio prestato presso la paritaria, il sostegno o classe concorsuale diversa.
Anief, infine, comunica che è possibile presentare specifico ricorso per l’accesso nella seconda fascia delle Graduatorie d’Istituto, che ha l’obiettivo di giungere ad un adeguato risarcimento danni per mancate supplenze. Come è possibile ancora presentare ricorso al Tar del Lazio per coloro che intendono comunque partecipare al concorso a cattedre, la cui domanda d’accesso va formalizzata entro il prossimo 30 marzo.