Ancora una vittoria e ancora una conferma della palese discriminazione posta in essere dal MIUR nei confronti dei docenti assunti con contratto di lavoro a tempo determinato in violazione di norme comunitarie: il Tribunale del Lavoro di Lecce dà piena ragione agli Avvocati Michele Ursini, Fabio Ganci e Walter Miceli e riconosce il diritto di un nostro iscritto a ottenere il riconoscimento degli scatti di anzianità non percepiti durante i numerosi anni di servizio svolti da precario. Ritenuta fondata e condivisibile la tesi del nostro sindacato “nella parte in cui rivendica il diritto alla parità di trattamento retributivo tra docenti a tempo determinato e docenti a tempo indeterminato”.
Il Ministero dell'Istruzione, ora, dovrà riconoscere al docente “la medesima progressione retributiva prevista per il personale docente con contratto a tempo indeterminato, da determinarsi tenendo conto di tutti i rapporti di supplenza intercorsi tra le parti”, oltre interessi legali. Il MIUR aveva pensato di poter retribuire i precari, in aperta violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, senza riconoscere loro l'anzianità di servizio acquisita nel corso degli anni, discriminando - di fatto - la loro posizione per il semplice fatto di essere stati assunti con contratti di lavoro a termine.
Ancora una volta, invece, l’azione legale dell'Anief ha costretto il Ministero dell'Istruzione al pieno rispetto del servizio svolto dai lavoratori a termine della scuola e a riconoscere loro, come era doveroso, il medesimo trattamento riservato al personale di ruolo. Sfruttare e sminuire la professionalità dei lavoratori precari della scuola è illegittimo; l'Anief, come sempre, ha saputo tutelare i loro diritti.
Il nostro sindacato ricorda che è sempre possibile aderire ai ricorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e la corresponsione degli scatti di anzianità ai precari.
Anche i docenti già immessi in ruolo possono ricorrere per ottenere gli scatti di anzianità mai percepiti durante il precariato e per ottenere la ricostruzione integrale e immediata della carriera computando per intero il servizio preruolo.