Ben quattro vittorie in tribunale messe a segno dall’ANIEF in favore dei docenti precari cui il Ministero dell'Istruzione continua a negare il diritto al medesimo trattamento economico riconosciuto ai lavoratori a tempo indeterminato. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Giovanni Rinaldi ottengono piena soddisfazione presso i Tribunali del Lavoro di Ivrea, Torino e Vercelli con la condanna del MIUR per violazione delle direttive comunitarie e illecita disparità di trattamento posta in essere nei confronti di quattro docenti precari cui è stato riconosciuto un risarcimento complessivo che supera i 35.000 Euro.
I Giudici del Lavoro di Ivrea, Torino e Vercelli, infatti, non hanno dubbi sulla correttezza delle ragioni sostenute dall'Anief e continuano a riconoscere il diritto dei docenti precari a percepire la medesima progressione economica cui hanno diritto i docenti di ruolo, ravvedendo “tutti i presupposti per l’applicazione del principio di non discriminazione tra lavoratori di cui all’art. 4 dell’Accordo Quadro attuato con Direttiva 1999/70/CE” e ribadendo come il MIUR non abbia fornito “nessuna ragionevole giustificazione” riguardo la disparità di trattamento economico posta in essere a discapito dei lavoratori a tempo determinato della scuola.
Alla luce della giurisprudenza comunitaria, dunque, le quattro sentenze ottenute grazie alla grande professionalità ed esperienza dei legali Anief, dichiarano “illegittime le norme del CCNL del comparto scuola che attribuiscono il diritto alla progressione nelle posizioni stipendiali unicamente al personale assunto con contratto a tempo indeterminato e che riconoscono l’anzianità pregressa ai lavoratori precari immessi in ruolo soltanto con decorrenza dalla data di immissione in ruolo” condannando, di conseguenza, il Ministero dell’Istruzione a corrispondere ai ricorrenti le progressioni stipendiali mai riconosciute per un totale, comprensivo di interessi e spese di giudizio, che supera i 35.000 Euro.
Piena soddisfazione da parte dell'Anief, da sempre sindacato impegnato nella piena tutela dei diritti di tutti i lavoratori della scuola, che ricorda che è ancora possibile aderire agli specifici ricorsi volti ad ottenere il corretto inquadramento economico anche durante il periodo di precariato e il pieno rispetto della propria professionalità e competenza acquisita in anni di lavoro alle dipendenze del MIUR con contratti di lavoro a tempo determinato.
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