Il sindacato aveva denunciato le responsabilità dei dirigenti del Miur e il danno erariale. Anief denuncia le nuove modalità di assunzione dalle vecchie graduatorie senza l’inserimento a pettine degli altri docenti che hanno avuto il commissariamento sospeso o hanno ricorso al Tar o al Presidente della Repubblica. Almeno 150.000.000 di euro il possibile danno erariale.
Ogni dirigente dell’ufficio scolastico regionale e provinciale, ogni dirigente locale, sarà responsabile del danno erariale qualora accertato rispetto alle almeno 9.000 immissioni in ruolo già attribuite nel 2009.2011 (sulle 18.000 delle scorso biennio di cui la metà dalle graduatorie di merito), ma ora anche sulle nuove 10.000 retrodatate per il 2010-2011.
Anief denuncia in primis il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca che ha costretto il Direttore generale e i Direttori regionali all’esecuzione di provvedimenti illegittimi e avverte i dirigenti dell’amministrazione centrale e periferica delle responsabilità erariale a loro carico.
E’ arrivato il nodo al pettine sulla famosa questione degli inserimenti in coda, visto che il Ministro Gelmini ha autorizzato l’immissione in ruolo di 10.000 unità dalle graduatorie valide per il biennio 2010-2011 ma ancora non legittime perché escludono 3.000 ricorrenti circa dall’inserimento a pettine nonostante abbiano dimostrato con ricorsi al tribunale amministrativo di aver sin dall’inizio l’intenzione di trasferirsi contro la norma illegittima imposta dal Governo e dichiarata incostituzionale dalla Consulta. L’amministrazione dietro la scusa della giurisdizione del giudice ordinario sta di fatto eludendo il giudicato formatosi alla luce della sentenze della Consulta e del Consiglio di Stato lasciando gli aventi diritto fuori dalle graduatorie pettinate. In pratica, Il Governo, per volontà di un partito politico, decide chi deve entrare di ruolo al posto degli aspiranti legittimi salvo poi confrontarsi con la magistratura.
Anief era riuscita a inserire a pettine almeno 3.000 ricorrenti nelle vecchie graduatorie secondo il loro punteggio nel rispetto del principio meritocratico, e aveva deciso di continuare il contenzioso al giudice del lavoro per gli altri ricorrenti non ancora inseriti. Nel frattempo, già due procuratori generali della corte dei conti dell’Umbria e del Piemonte avevano richiesto al sindacato la documentazione relativa alla denuncia presentata di cattiva amministrazione della cosa pubbica. Ecco che prima delle prossime immissioni in ruolo dalle vecchie graduatorie illegittime, l’Anief rincara la dose e chiede agli stessi procuratori generali di impedire un ingeneroso sperpero di denaro pubblico nell’attribuire posti di lavoro nell’amministrazione ai non aventi diritto.
L’Anief, pertanto, diffida i direttori scolastici regionali e la direzione generale (a cui sarà rinnovato l’invio di tutti gli elenchi) dal non inserire a pettine prima delle prossime immissioni in ruolo retrodatate per l’a.s. 2010-2011 tutti i ricorrenti al tribunale amministrativo anche non commissariati e dal non conferire gli incarichi legittimi, e risponde alle richieste della Corte dei Conti chiedendo giustizia nella rilevazione dei reati penali e delle responsabilità contabili rispetto alla presunta elusione con un intervento deciso sulla legittimità delle operazioni da porre in essere al di là dei piaceri del politico di turno.