Precariato

Il docente precario ha diritto agli scatti di stipendio

E alla conversione del contratto al 31 agosto. Così ha deciso il giudice di Milano per una ricorrente dell’Anief, condannando l’amministrazione al pagamento di 7.809,09 di risarcimento danni e condanna alle spese cui aggiungere tasse, interessi e contributi previdenziali.

Nonostante la memoria di difesa dell’avvocatura, il tribunale del lavoro non ha individuato nessuna ragione obiettiva per discriminare il servizio prestato da precario rispetto a quello prestato da immesso in ruolo, nella maturazione degli scatti di anzianità, né per apporre al 30 giugno la scadenza dei contratti stipulati negli anni indicati, invece che al 31 agosto, come la legge impone per i posti vacanti e disponibili. Pertanto, grazie all’invocata direttiva comunitaria 1999/70/CE come richiamata nel ricorso n. 12999/11 patrocinato dall’avv. dell’Anief, Guerinoni, la docente precaria ha ottenuto quanto spettante per gli anni di servizio prestati.

Si attendono, ora, analoghe pronunce nelle migliaia di ricorsi presentati nei tribunali di tutta Italia anche in merito alle richieste di stabilizzazione dei docenti precari che hanno prestato più di tre anni di servizio.

Il termine per ricorrere, d’altronde, è ancora aperto. Anief, però, ricorda che entro il 31 dicembre deve essere inviato il modello di messa in mora per impugnare i contratti scaduti negli anni passati al fine del riconoscimento della liquidazione del risarcimento danni per i mancati scatti biennali o per gli stipendi non percepiti nei mesi estivi, durante i periodi di precariato.

A tale ricorso, possono partecipare anche i docenti di ruolo che vogliono far conteggiare per intero gli anni di pre-ruolo per il versamento dei contributi ai fini pensionistici e per gli aumenti di stipendio nella ricostruzione di carriera,.

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