Anief sostiene le manifestazioni dei precari in tutta Italia: è soprattutto per loro che oggi abbiamo presentato una serie di proposte emendative al decreto legge sulle semplificazioni e sviluppo. Ad iniziare dall’applicazione nella Scuola della direttiva comunitaria che impone ai datori di lavoro di assumere in ruolo tutti i dipendenti precari con almeno 36 mesi di servizio.
Nelle stesse ore in cui i precari della scuola oggi manifestavano in diverse piazze italiane e a Roma consegnavano le loro giuste rivendicazioni al ministro Profumo, l’Anief presentava una serie di proposte emendative al decreto legge sulle semplificazioni e sviluppo. Tra queste c’era anche quella che prevede la stabilizzazione dei precari, attraverso la richiesta applicare pure nella scuola la direttiva comunitaria 1999/70/CE che impone ai datori di lavoro di assumere in ruolo tutti i dipendenti precari con almeno 36 mesi di servizio.
“Il nostro sindacato – ha detto il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico – ha tra i suoi motivi fondanti la tutela dei precari della scuola. Per questo motivo non possiamo che condividere le ragioni che hanno portato oggi tanti lavoratori della scuola a scendere in piazza contro la politica di chi per troppi anni ha abusato della loro professionalità e abnegazione nel formare le nuove generazioni. Senza però mai trovare una soluzione per stabilizzarli”.
“È giunto il momento di dire basta a questa anomalia tutta italiana. Il nostro sindacato ce la sta mettendo tutta: speriamo che altrettanto facciano i parlamentari. Ad iniziare – ha concluso Pacifico – dall’applicazione di quella direttiva comunitaria che già tanti giudici italiani hanno applicato nelle loro sentenze a favore dei precari della scuola”.
Dopo le modifiche apportate al decreto-legge “Mille proroghe”, tra le proposte emendative presentate oggi dall’Anief alla I e X Commissione di Palazzo Chigi vi è la richiesta di superare delle norme inique e anacronistiche. In particolare, l’Anief ha chiesto, oltre all’inclusione del comparto Scuola della direttiva comunitaria 1999/70/CE, anche l’abrogazione della norma che fissa come termine il 29 febbraio 2012 per impugnare i contratti scaduti, illegittimamente firmati dal datore di lavoro (supplenze al 30 giugno, mancata stabilizzazione).
Gli stessi emendamenti indicati agli onorevoli dal giovane sindacato comprendono anche la cancellazione della legge che esclude tutti i docenti abilitati negli ultimi tre anni dall’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento. E l’abrogazione di quelle norme che alimentano confusione sulla giurisdizione relativa all’assunzione del personale non di ruolo, intervenendo sulla tabella di valutazione dei titoli delle graduatorie ad esaurimento.
Ancora una volta l’Anief si dimostra dunque il sindacato della scuola più attento all’attività del legislatore, confermandosi sereno custode della carta costituzionale e partecipe attivo alla tutela dei diritti di tutto il personale della scuola, ad iniziare da chi non ha un contratto a tempo indeterminato.