Precariato

Grave la decisione dell'Ufficio scolastico di Mantova di non convocare 150 vincitori del ricorso in tribunale

Nomine dei precari di Mantova: tutti i docenti supplenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento ed in posizione utile per essere convocati dall’Ufficio scolastico territoriale hanno diritto al contratto. Il dirigente responsabile dovrebbe sapere che non convocare i circa 150 vincitori del ricorso in tribunale, per mancata applicazione della normativa europea sull’abuso dei contratti a termine, rappresenta un atto perseguibile persino penalmente.

Anief reputa irricevibile la proposta conciliante dell’UST di Mantova nei confronti dei circa 150 docenti precari a cui il giudice ha nelle settimane scorse assegnato tra gli 8mila e i 10mila euro come risarcimento per la mancata stabilizzazione lavorativa dopo tre assunzioni annuali consecutive. Tutta la legislazione nazionale, infatti, garantisce, come criterio di individuazione dei contratti lo scorrimento della graduatoria relativamente ai docenti candidati sulla base del punteggio riportato da ciascuno.

Dovrebbe essere evidente che l’Unione Europea ha chiarito come questi contratti vadano conferiti per non più di 36 mesi. Pena, la condanna per abuso di stipula di contratti a termine, propedeutica alla stabilizzazione degli stessi dipendenti. Ora, proprio l’Ufficio scolastico di Mantova, su indicazione dell’Usr della Lombardia, da una parte decide di fare esattamente l’opposto non nominando i precari vincitori del ricorso al tribunale del lavoro, mentre dall’altra offre la possibilità di rinunciare al risarcimento danni stabilito dal giudice in cambio di una nuova proposta di assunzione da supplente.

Anief reputa la presa di posizione dei responsabili dell’istruzione di Mantova non ricevibile: siamo di fronte ad un chiaro ed evidente abuso di potere che presenta anche un’omissione di atti di ufficio, come la norma stabilisce. Per questo abbiamo messo a disposizione la struttura territoriale del sindacato per denunciare in tutte le sedi giudiziarie questa impresentabile decisione dell’amministrazione scolastica lombarda.