Precariato

Il ministro Profumo annulla la nota dell’USR Puglia sui licenziamenti

L’azione decisa dell’Anief e l’esposto alla Corte dei conti per danno erariale convince Roma ad annullare gli atti dell’amministrazione periferica che avrebbero sconvolto la vita di 50 lavoratori. Se si è immessi in ruolo per ordine del giudice non conta il piano autorizzatorio delle assunzioni. Si conclude così una squallida vicenda che non rende onore al suo protagonista. Il metodo Marchionne non passa nel Pubblico impiego.

Con questo atto - la nota dell’8 marzo - rendiamo merito al Ministro Profumo di aver portato una ventata di fiducia nello Stato a dispetto di alcuni suoi dirigenti che si sono mostrati quanto meno incompetenti nella materia dei rapporti di lavoro tra datore e dipendenti. L’azione autoritaria del licenziamento sarebbe stata certamente condannata dai Tribunali del lavoro con una coda di polemica non utile al clima di ricostruzione del Paese che ognuno di noi è tenuto a dare. Gli ata e docenti assunti possono ora svolgere con serenità il proprio lavoro.

L’esposto-diffida ANIEF