Milano riparte ma Roma rimane al palo. Con l’ingresso del nuovo dirigente di servizio l’Anief revoca lo stato di agitazione
A Milano, dopo oltre 10 anni, viene sostituito il Dirigente nel rispetto del principio di rotazione degli incarichi. Viene scelta la dott.ssa Giulia De Candia, a cui auguriamo buon lavoro. L’ANIEF, confidando che il cambio della dirigente possa semplificare il processo di risoluzione dei problemi, revoca lo stato di agitazione durato mesi e comunica la propria completa disponibilità al confronto. Roma è invece l’artefice di un pasticcio che riguarda nuovamente i I-III l.p. di cui chiediamo immediata risoluzione: con la delibera 623/2021 del 9.8.2021 a firma del direttore generale si attesta che rimangono valide le disposizioni del DIRM anche in riferimento ai censimenti. Infatti, in questa delibera si può leggere “Restano valide, inoltre, tutte le disposizioni sino ad ora adottate nell’ambito del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell'informazione statistica (DIRM), anche con particolare riferimento agli Uffici regionali di censimento (URC) ed ai Responsabili Istat Territoriali (RIT), per quanto ancora compatibili e sino ad una loro eventuale ridefinizione”. Con l’ODS 151/2021 del 31.8.2021 a firma del capo dipartimento del DIRM cessano i coordinamenti e responsabilità di iniziative affidate ai I-III del territorio. Infatti, in questa delibera, verosimilmente in parte retroattiva, si può leggere “Il presente Ordine di Servizio ha validità dalla data della DOP/621/2021 del 09/08/2021 fino al 31 dicembre 2021 per l’iniziativa codice PPMO 2305. Per tutte le altre iniziative, ha validità dalla data della DOP/621/2021 del 09/08/2021 al 31/08/2021.”
In buona sostanza sembra che questa riorganizzazione di matrice centrale non parta sotto una buona stella. Da un lato, dal 1 settembre 2021 tutti i I-III sono senza responsabilità di iniziativa dall’altro sono vincolati a svolgere (in alcuni casi per quasi il 100% del loro tempo) le attività operative previste (e non) dal ruolo di RIT. Riteniamo tale gestione temporanea inaccettabile. Riteniamo che l’Istat debba provvedere con l’immediato rinnovo degli incarichi di responsabilità dei I-III l.p. negli UU.TT. e nei nuovi servizi. Inoltre è necessaria e non rinviabile la revoca degli aspetti operativi relativi agli incarichi di RIT ai R&T. Questo anche attraverso il passaggio di consegne al personale oggi preposto e presente nei due nuovi servizi di raccolta dati (che complessivamente, rispetto al pregresso, hanno in termini di personale a tempo pieno equivalente, adeguate e commensurabili risorse umane).