La lettera ha il fine di ottenere dei chiarimenti sulle procedure ex art. 22 e richiede la proroga dei termini della presentazione domanda. Viene inoltre richiesto un incontro
Nella missiva infatti si legge che “in questi giorni abbiamo ricevuto diverse richieste di chiarimenti riguardo le procedure concorsuali avviate ai sensi dell’art. 22, c. 15 del D.Lgs. 25 maggio 2017 N. 75. Ad alcuni quesiti di carattere generale, principalmente legati alla predisposizione del C.V., si aggiungono richieste di chiarimento su questioni legate ai singoli bandi. Considerata la necessità di approfondire tali aspetti, nonché le difficoltà nel reperimento della documentazione da parte dei dipendenti causate dalle restrizioni imposte dall’aggravamento della situazione pandemica e dalla chiusura del periodo natalizio, chiediamo di posticipare di almeno 15 giorni il termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione. A mero titolo di esempio riportiamo alcuni dei punti che necessitano di approfondimenti e/o chiarimenti: TRATTAMENTO ECONOMICO: la norma di riferimento prevede che “le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo”. L’amministrazione deve chiarire che l’eventuale maggior importo percepito nel profilo di provenienza relativamente ai trattamenti economici fissi e continuativi e con carattere di generalità, sarà mantenuto come assegno ad personam con natura di trattamento accessorio e riassorbibile con i futuri miglioramenti economici; PRODOTTI SCELTI: i bandi prevedono un numero massimo di titoli “scelti” che saranno oggetto di valutazione da parte della commissione. Ad esempio per il profilo di Tecnologo, i prodotti richiamati dal bando sono i seguenti: “Rapporti tecnici/professionali, Pareri, Relazioni tecniche, Elaborati di servizio, Pubblicazioni, Brevetti, Soluzioni tecnologiche e/o metodi, modelli innovativi”. E’ di tutta evidenza che in assenza di un qualsiasi criterio di valutazione prestabilito, il partecipante alla selezione non è in grado di scegliere i prodotti che, solo successivamente, la commissione individuerà di maggior rilievo ai fini del punteggio. Meglio sarebbe considerare tutti i prodotti presentati dal dipendente e individuare come “prodotti scelti” quelli risultati di maggior valore all’esame della commissione. Quanto attualmente previsto dal bando costringe sostanzialmente il dipendente ad effettuare la propria scelta ‘al buio’”.
Inoltre si aggiunge che “altri aspetti riguardano una maggior chiarezza sulla selezione dei settori e sulla presentazione in allegato dei prodotti scelti. Poiché riteniamo utile un confronto sul tema, chiediamo di convocare in tempi stretti una riunione tra amministrazione e oo.ss per risolvere le criticità evidenziate e consentire al personale di presentare domanda senza incertezze”.