Come si legge nella lettera, “il contenuto dell’articolo "Cingolani tenta di aggiustare Ispra un altro pachiderma ambientalista" pubblicato sul quotidiano La Verità del 28 aprile rispecchia una battaglia politica, sempre più accesa, tra il ministero vigilante e l’Ispra. L'articolo strumentalizza l’Istituto per dispute che nulla hanno a che vedere con la ricerca e i servizi in tema di ambiente messi a disposizione del Paese, sminuendo o anche peggio bollando come carrozzone un importante ente di ricerca pubblico quale è l’Ispra, attivo su tutti i fronti ambientali con elevatissime professionalità e che, sottolineiamo, non duplica affatto le attività del Ministero vigilante. Sull’Istituto andrebbero invece fatti ulteriori investimenti in risorse economiche ed umane, soprattutto in un momento nel quale risulta fondamentale per il contributo che può fornire nell’attuazione del PNRR”.
“Riteniamo – continua la missiva - doveroso da parte Vostra prendere una posizione netta e replicare con fermezza alle affermazioni contenute nell’articolo, anche per scongiurare ogni possibile marginalizzazione della ricerca pubblica in favore di quella privata. Quanto infatti suggerisce l’articolo é pericoloso e contraddittorio. Per l’ANIEF la “macchina gira bene” solo quando si ribadisce il fondamentale ruolo scientifico dell’ISPRA, a tutela non solo della sua autonomia, ma soprattutto della salute dei cittadini e dell’ambiente. E se, stando a quanto si legge su “la Verità”, questo implica esprimere i pareri tecnici terzi ed autonomi dalla politica, allora per l’ANIEF altro che pachiderma: l’ISPRA lavora benissimo, nel pieno rispetto e a garanzia dei principi democratici del nostro ordinamento. Forse è questo che dà fastidio. L’ANIEF contrasterà con tutti gli strumenti a disposizione ogni attacco all’Istituzione di ricerca e ai lavoratori che vi prestano servizio con impegno e competenza”.