Non sono le interminabili e spesso inconcludenti riunioni tra Sindacati ed ENEA che ci mancano, quelle nelle quali si dava spesso comunicazione di ciò che era già avvenuto o si discutevano argomenti senza margine di trattativa. Tra l’overdose di parole al vento che queste hanno spesso rappresentato ed il silenzio attuale crediamo, però, che esista un giusto equilibrio nelle relazioni sindacali con l’Ente che continuiamo a perseguire
Argomenti discussi per mesi sono spariti da qualsiasi ordine del giorno, in particolare:
L’art. 22 c. 15 (ex Lg. Madia) almeno è partito, seppur faticosamente il calendario dei colloqui mentre dell’art. 52 ex CCNL dopo una prima comunicazione circa l’accettazione delle domande nulla è più stato reso noto pur sussurrando da parte dell’amministrazione… che ormai è tutto “chiuso”.
Ci sono colleghe e colleghi che hanno partecipato ad entrambe le selezioni che, non avendo certezza di aver ottenuto il cambio di profilo (ex 52) non sanno se partecipare o no ad un colloquio probabilmente inutile, per sostenere il quale devono, in alcuni casi sobbarcarsi fatiche e spese di viaggio.
Non riusciamo a spiegarci il perché di questo stillicidio procedurale e questo silenzio tombale!
Anche sull’art. 15 ex CCNL si sono fatti scorrere fiumi di parole ed i partecipanti sono stati costretti a subire un complesso iter durato mesi solo per comunicare i titoli ed aggiornare i propri curricula con notevole perdita di tempo e accumulo di stress individuale, poi, tutto sembra caduto nell’oblio…
La polizza per le cure sanitarie finanziata con “i nostri soldi” dell’1% dei benefici sociali e assistenziali arriva a scadenza a giugno, ASDEP sembra abbia aggiudicato la gara ma noi non ne sappiamo ufficialmente niente, saremo dentro o no? Il silenzio alimenta le voci che vorrebbero l’ENEA guardare altrove per rosicchiare qualche euro a discapito di “coperture” che la polizza garantirebbe.
Ricordiamo che nessuna decisione può essere presa sull’argomento senza il confronto con le OO.SS., ma questa “apatia” che percepiamo rischia di provocare danni ingenti lasciando dipendenti ed i loro nuclei familiari senza copertura assicurativa per periodi più o meno lunghi.
E’ urgente affrontare il tema della mobilità interna, necessario smantellare un sistema che consente al “capetto” di turno di tenere in ostaggio lavoratrici e lavoratori dell’Ente inibendo ogni possibilità di crescita professionale spesso senza un dimostrabile motivo.
Vorremmo discutere dei temi introdotti dal PNRR per l’ENEA, ruolo, compiti nella transizione e poi la nomina del Direttore Generale ed il nuovo ruolo del futuro Presidente.
Sui servizi abbiamo vanamente scritto il 26 aprile u.s. chiedendo lo sblocco nell’erogazione dei ticket restaurant, in ritardo di sei mesi, di ridiscutere l’iniqua ed impropria “tassa di solidarietà” ed il piano sul trasporto aziendale compresa l’erogazione di indennità (per pochi) finanziate dal fondo benefici (di tutti).
Il regolamento sul LAG è ormai obsoleto, urge una modifica con effetto retroattivo che porti da 6 a 10 il massimo dei giorni fruibili per mese, facendo decadere l’odiosa richiesta di recupero in presenza di giorni fruiti in LAG
Reiteriamo la nostra richiesta di incontro tra ENEA e tutte le OO.SS. rappresentative ai sensi del dlg. 165/01 su tutti i temi attuali anche in deroga ai risibili, ciclici e disattesi cronoprogrammi che l’Amministrazione ha fissato con altre Organizzazioni.