Stamani si è svolta la riunione all’ARAN per la prosecuzione dei lavori per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca. All’ordine del giorno il sistema di ordinamento e classificazione del personale degli Enti Pubblici di Ricerca e Sperimentazione
C’è stata fornita un documento di lavoro che elimina livelli e profili dell’attuale ordinamento e istituisce delle Aree professionali. In questa prima bozza erano assenti le figure professionali dei Ricercatori e dei Tecnologi.
Il confronto ha avuto quindi come oggetto una proposta di sistema di classificazione del personale, articolato in quattro aree professionali che corrispondono a quattro differenti livelli di conoscenze, abilità e competenze professionali:
Area degli operatori
Area dei collaboratori
Area dei funzionari
Area delle elevate professionalità.
A queste dovranno essere aggiunte quelle dei Ricercatori e Tecnologi.
Che la revisione dell’ordinamento professionale del comparto fosse cosa complessa lo sapevamo. A differenza degli altri comparti, già in origine assimilabili, l’impianto vigente nel comparto ricerca si diversifica in modo sostanziale dall’articolazione prevista dalle 4 aree, ancorché suddivise in settori professionali che rispecchino gli attuali ambiti tecnici e amministrativi.
Le criticità emerse anche dal primo documento di lavoro presentato dall’ARAN, sono state da noi evidenziate sia relativamente ai contenuti inseriti nel testo presentato, sia per gli argomenti non ancora declinati e dettagliati.
In coerenza con la propria piattaforma rivendicativa, ANIEF ha dato e darà il suo fattivo contributo a partire dal modello ordinamentale relativo ai Ricercatori e Tecnologi e dall’adeguato inserimento nei profili dell’ordinamento che sarà definito per il personale Tecnico/Amministrativo.
Nel corso della riunione abbiamo esposto i principali temi per l’avvio di un efficace confronto di merito, che di seguito riassumiamo:
- La Sezione Ricerca del CCNL deve includere tutte le professionalità presenti oggi nel nostro settore. L’unità del comparto ricerca è essenziale;
- Le modifiche all’ordinamento debbono riconoscere le specifiche professionalità, garantire lo sviluppo di carriera e i miglioramenti retributivi anche nei futuri percorsi di crescita;
- Il transitorio e le norme di prima applicazione saranno determinanti per l’attuazione di una idonea revisione dell’ordinamento. Questo, a nostro avviso, sarà uno tra i principali nodi da sciogliere dell’intera trattativa;
- Le modifiche all’ordinamento previste, necessitano di congrue risorse aggiuntive da destinare anche alla costituzione e integrazione dei fondi accessori per rendere esigibili i diversi istituti contrattuali;
Considerata la necessità di sottoscrivere il CCNL in tempi stretti, la complessità degli interventi e l’esigenza di chiudere un buon contratto, abbiamo chiesto di intensificare gli incontri per permettere al tavolo i necessari approfondimenti.
Nel merito del documento fornito abbiamo anche esaminato alcuni punti specifici.
- A) riguardo le posizioni organizzative del profilo di Funzionario:
- Le posizioni organizzative, di dichiarato interesse degli Enti, devono essere finanziate dagli stessi;
- Occorre introdurre un criterio di rotazione nell’attribuzione delle posizioni organizzative.
- B) riguardo gli incarichi per le elevate professionalità:
- Le indennità per gli incarichi devono essere finanziate dagli Enti;
- Va introdotto anche in questo caso un criterio di rotazione degli incarichi.
- C) I criteri per le progressioni all’interno delle Aree debbono tenere in maggiore considerazione il riconoscimento dell’anzianità di permanenza nella posizione stipendiale. Il 3% riportato nella bozza risulta insufficiente.
- D) Prevedere la possibilità di un cambio di settore (tecnico/amministrativo e viceversa) all’interno dell’Area di appartenenza.
- E) In caso di progressione tra le Aree mantenimento dei crediti orari e degli altri istituti ove compatibili.
Questi, ripetiamo, rappresentano solo alcuni dei tanti contenuti su cui confrontarci nel dettaglio.
In chiusura di riunione si sono brevemente affrontati i temi relativi allo SW e alla valutazione del personale.
L’Aran ha chiarito che lo SW sarà un istituto applicato a tutto il personale modulato a seconda delle specificità professionali presenti nei nostri settori, ma ha anche accolto la richiesta di un confronto specifico finalizzato a rendere esigibile per il personale Ricercatore e Tecnologo quanto previsto all’art. 58 del CCNL 98/01 in tema di lavoro fuori sede.
Riguardo la valutazione del personale le posizioni sembrano ancora distanti. L’Aran ritiene che tutto il personale possa essere valutato, le oo.ss. ritengono invece che l’argomento vada ulteriormete approfondito, sia per quanto concerne il personale Ricercatore e Tecnologo, sia per il personale tecnico-amministrativo.
Nei prossimi giorni l’Aran convocherà le organizzazioni sindacali, per fornire elementi concreti riguardo la parte economica.