Come si legge nella missiva, il sindacato sottolinea come “alla luce dell’imminente conclusione delle procedure selettive bandite ai sensi dell’Art.22, comma 15, del D.Lgs. 25/05/2017 n.75, rinnoviamo la richiesta già formulata con nota del 17/1/2022 prot.3/2022 che alleghiamo alla presente. È oggi quanto mai urgente chiarire che l’eventuale maggiore importo percepito nel profilo di provenienza dai vincitori delle selezioni, sarà mantenuto come assegno ad personam riassorbibile nel profilo di destinazione. Risulterebbe paradossale che una norma finalizzata a valorizzare le professionalità interne all’Ente abbia come effetto quello di ridurre il salario percepito, in alcuni casi anche di diverse migliaia di euro”.
“Dalla lettura della norma – continua la lettera - risulta evidente la volontà del legislatore di riconoscere le elevate professionalità già presenti nell’Ente, prevedendo uno specifico percorso alternativo alle procedure concorsuali pubbliche. Una tale lettura della norma coinciderebbe, peraltro, con quanto stabilito dall’Art.23 del CCNL 2006/2009”.