Da comunicato sindacale del 3 agosto 2022 abbiamo avuto notizia di un incontro informale con i Vertici dell’INAPP in materia di programmazione dei fabbisogni, sotto inquadramento, concorsi e precariato. Nel sottolineare negativamente l’esclusione delle RSU da questa occasione di confronto, nel merito si rileva che le questioni affrontate nel comunicato sono certamente delicate e rilevanti per l’Istituto e per tutto il personale.
È indubbio innanzi tutto che progressioni di carriera e reclutamento restino problemi centrali per l’INAPP, per assicurare al contempo una effettiva valorizzazione del personale e un fisiologico ricambio generazionale. E’ altrettanto indubbio che ciò non possa essere adeguatamente realizzato contando sulle sole risorse del turn over, con l’effetto di determinare una continua contrapposizione tra esigenze importanti, peraltro su risorse esigue. Per tali ragioni da quasi un anno l’ANIEF EPR ha richiesto anche per l’INAPP e per tutto il Comparto gli specifici finanziamenti previsti dalla Legge di Bilancio 2022 per i soli EPR vigilati dal MIUR. Tale richiesta finora non ha trovato ascolto, né tantomeno impegno unitario, con l’effetto di creare una oggettiva discriminazione per una larga parte della ricerca pubblica e problemi anche in sede di rinnovo del CCNL. In questa campagna elettorale, in cui di tutto si parla meno che di ricerca pubblica, il finanziamento degli EPR dovrebbe essere invece un tema rilevante su cui avviare interlocuzioni e confronti, da parte degli Enti come da parte sindacale: a meno che non ci si voglia autocondannare a fare la conta su un posto in più o meno per i sotto inquadrati, in un Ente come l’INAPP che ne conta a decine! Oltre al dato politico generale, su cui si rinnova ancora l’invito a tutti per intervenire in modo coerente ed efficace, vanno poi certamente ricordate alcune problematiche specifiche dell’INAPP. Da un lato si è in attesa della conclusione delle procedure le progressioni ex art. 54 per tecnici e amministrativi, che per ragioni diverse hanno finito per assumere tempistiche a dir poco lunghe. Dall’altro, le recenti tornate concorsuali non hanno consentito di individuare né vincitori, né idonei. A nostro parere su questi esiti andrebbero effettuate riflessioni approfondite, intervenendo con opportuni correttivi ed evitando ricadute negative per il personale e lo stesso Ente. Da ultimo, ma non certo in ordine di rilevanza, l’ANIEF EPR ribadisce che la stabilizzazione è l’unica risposta per i precari. Da diversi mesi, nelle varie occasioni di confronto, l’ANIEF EPR ha sottolineato che tale percorso richiede nell’immediato l’adozione di contratti a tempo determinato per i precari dell’INAPP (certamente più adeguati degli assegni di ricerca, da evitare invece per il futuro) e l’avvio di opportune interlocuzioni in sede ministeriale per trovare soluzione adeguate, in analogia con quanto fatto negli anni precedenti. L’ANIEF EPR ribadisce che sviluppo di carriera del personale, reclutamento esterno e precariato richiedono interventi specifici, superando meccanismi che nei fatti mettono in contrapposizione aspettative e bisogni del personale. Su questi temi va aperto un ampio confronto in INAPP, utile a dare risposte a tutto il personale, evitando di relegare tutto ad un incontro informale di mezza estate.