In data 6 dicembre 2022 è stata sottoscritto il CCNL sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e Ricerca, i cui contenuti sono stati già ampiamente illustrati nelle precedenti informative. Ora sarà compito delle amministrazioni adeguare i trattamenti economici tabellari ed erogare quanto prima gli arretrati spettanti. Sul tema abbiamo già chiesto alle amministrazioni di inserire in busta paga gli emolumenti nei tempi previsti dall'intesa con il Ministro Valditara.
Il 7 dicembre u.s. è proseguita la trattativa all'Aran sulla revisione dell’ordinamento e classificazione del personale EPR.
La discussione ha riguardato principalmente la classificazione del personale tecnico amministrativo. L'Aran ha formalizzato una proposta di merito più dettagliata, raccogliendo in parte le osservazioni formulate dalle OO.SS. nelle precedenti riunioni.
E' stato chiarito, ad esempio, che la collocazione nel nuovo ordinamento non comporterà uno schiacciamento degli attuali livelli nella posizione iniziale delle nuove Aree. L'ipotesi attuale prevede 4 o 5 posizioni stipendiali il cui importo risulta compatibile con il valore delle attuali progressioni di livello. Questo valore, tuttavia, può essere suscettibile di variazione in quanto il tavolo ha condiviso la necessità di ragionare sia sul numero delle posizioni stipendiali sia sull'importo delle singole fasce, al fine di rendere esigibili le progressioni e garantire percorsi di carriera più rapidi.
Ancora da completare, invece, la discussione rispetto ad altre variabili quali il numero di Aree in Ambito Tecnico e Amministrativo, l'omogeneità o meno degli importi delle singole posizioni stipendiali per ciascuna Area e la denominazione delle stesse Aree.
Certamente il clima più disteso derivante dalla sottoscrizione del CCNL "parte economica", consente di affrontare il tanto delicato tema della revisione dell'ordinamento con i tempi necessari e una maggiore disponibilità al dialogo.
Restano tuttavia ancora evidenti numerose criticità. Due su tutte l'omogeneità del profilo dei Ricercatori e Tecnologi e la definizione di norme transitorie e di prima collocazione del personale in servizio dagli attuali profili/livelli alle Aree del nuovo ordinamento.
La soluzione a questo e ad altri aspetti ancora da discutere, saranno inoltre strettamente correlati alla disponibilità di eventuali risorse aggiuntive che la prossima legge di bilancio o successivi vettori normativi potrebbero destinare in favore degli EPR.
Mercoledì prossimo si svolgerà un incontro con il Ministro Anna Maria Bernini, al quale chiederemo nuovi interventi normativi in favore degli EPR, lo sblocco delle risorse già disponibili e l’incremento dei fondi ordinari e delle risorse dedicate alla revisione dell'ordinamento.