Nelle date 13 e 17 febbraio 2023 si sono tenuti gli incontri con l’Amministrazione dell’INAPP in materia di benefici socioassistenziali, contratto integrativo per le annualità 2020 e 2021 e Piano Triennale delle Attività 2023 – 2025.
Per ciò che concerne il primo punto, in base ai pareri acquisiti l’INAPP ha comunicato che nei fondi saranno inclusi anche i c.d. “oneri riflessi”, con incrementi complessivi annuali nell’ordine di 50 – 60 mila euro, già accantonati. Nel prendere atto positivamente di questo incremento di risorse, il confronto si è incentrato soprattutto sulle gravi criticità finora emerse nella piattaforma Valyouness. Viste le numerose e puntuali segnalazioni, l’Amministrazione ha informato sull’avvio di una interlocuzione con la Valyouness per chiedere un sensibile miglioramento, qualitativo e quantitativo, dei servizi offerti, non escludendo come ultima ratio di adire per le vie legali in caso di risposte non soddisfacenti.
L’ANIEF EPR ha sottolineato che da un lato le risorse aumentano, dall’altro il personale è danneggiato da un servizio assolutamente carente, decisamente peggiore rispetto a quello utilizzato negli anni precedenti. Tutto questo merita una attenta valutazione, in INAPP come sede di rinnovo del CCNL, cercando di superare anche interpretazioni troppo stringenti dell’art. 94 del CCNL in tema di “contributo in favore di attività culturali, ricreative e con finalità sociale” ed ampliare le possibilità di utilizzo dei fondi. Per evitare danni, contraddizioni e contenziosi, è indubbio inoltre che i contenuti delle piattaforme richiedano una preventiva e attenta istruttoria prima dell’attivazione della convenzione, tesa a verificare ad esempio che non si applichino prezzi maggiorati rispetto a quelli di mercato, ovvero se i prodotti non possano essere utilizzati dal personale per ragioni molteplici (tipologia, contenuto, ubicazione, etc.). In assenza di soluzioni e servizi adeguati, per l’ANIEF EPR comincia a prendere corpo l’ipotesi di erogare, a richiesta del dipendente, le risorse dei benefici socioassistenziali direttamente in busta paga, anche se tassate all’aliquota massima. Un paradosso forse, su cui però vale la pena fare qualche riflessione seria, visto la qualità dei servizi resi oggi al personale dell’INAPP.
L’Amministrazione ha inoltre informato che sta per essere perfezionata l’adesione alla convenzione alla polizza sanitaria del CNR, con la verifica delle possibili tempistiche da applicare nel corso dell’anno in corso. Su questo punto, l’ANIEF EPR ha richiesto che sia inviato al personale un prospetto puntuale sui contenuti della polizza, nella convinzione che la scelta debba essere volontaria e nella piena informativa sui contenuti del contratto. Infine, va verificata anche per quest’anno la conferma delle misure normative per il rimborso delle bollette, che hanno rappresentato in INAPP uno strumento molto apprezzato dal personale come possibilità alternativa di impiego delle risorse del welfare.
In tema di contrattazione integrativa, l’Amministrazione ha informato che a seguito del confronto con la Funzione Pubblica sono stati chiariti la gran parte dei rilievi espressi da quest’ultima e dal MEF sulle ipotesi di accordi integrativi per le annualità 2020 e il 2021. Nel quadro di queste interlocuzioni è emerso altresì il fermo richiamo della Funzione Pubblica all’applicazione dell’art. 20 del CCNL 2016 – 2018 Istruzione e Ricerca in tema di differenziazioni dei premi individuali per il personale Tecnico/Amministrativo. Alla luce di questi esiti, l’Amministrazione ha richiesto quindi al tavolo di contrattazione la disponibilità ad affrontare questo tema.
L’ANIEF EPR ha sollevato innanzi tutto una questione di ordine formale. Come è evidente dalla lettura del CCNL, l’art. 20 prevede che la maggiorazione dei premi individuali debba avvenire “secondo la disciplina prevista nelle rispettive sezioni”. Va ricordato che nella Sezione Ricerca non è stata definita alcuna disciplina in materia, né tantomeno sono state individuate le risorse con cui dovrebbe essere finanziata. In questo quadro, non esistono quindi riferimenti chiari su come applicare l’art. 20, su quale sia la platea dei dipendenti a cui erogare il premio e su quali parametri quantificare la stessa maggiorazione (al 30% del valore medio pro-capite dei premi attribuiti al personale valutato positivamente).
A nostro avviso appaiono peraltro inopportuni interventi diretti a modificare continuamente dall’esterno le ipotesi di accordo, svilendo di fatto il ruolo della contrattazione integrativa e non valorizzando le difficili mediazioni negli Enti. Mediazioni tanto più evidenti laddove (come in INAPP) si è tentato di velocizzare i tempi della contrattazione (con scarsi esiti, purtroppo) e di ristabilire adeguate relazioni sindacali dopo anni di atti unilaterali imposti. E ancora, andrebbe fatta una seria riflessione sulla situazione del personale tecnico e amministrativo in INAPP, a cui si vorrebbe alzare sempre di più l’asticella di una valutazione “ora per l’allora”, dimenticando le scarsissime opportunità di sviluppo di carriera e tutte le problematiche emerse con le valutazioni per la produttività. Di questo passo, lungi da quanto vaticinato dagli apologeti della performance come strumento per la valorizzazione del merito e delle opportunità, si finisce invece per creare condizioni irrecuperabili di malessere, demotivazione, scarsa produttività e quindi debolezza dell’Ente.
Queste, in breve, le considerazioni che l’ANIEF EPR ha inteso portare al tavolo in tema di contrattazione integrativa, auspicando di fronte ai rilievi della Funzione Pubblica una maggiore attenzione dai contenuti del CCNL ed alle specifiche condizioni del personale dell’INAPP, a cui si sta di fatto imponendo una ingiustificabile attesa per la chiusura degli accordi e per l’erogazione piena della produttività per i Tecnici/Amministrativi.
Infine, l’Amministrazione ha presentato il Piano Triennale delle Attività 2023 – 2025 per il confronto con le Rappresentanze Sindacali. Per ciò che attiene al fabbisogno di personale, l’Amministrazione ha voluto sottolineare che l’elaborazione del Piano sia stata fortemente condizionata dalla delicata fase attuale, con i ritardi registrati finora nell’approvazione di un bilancio caratterizzato da risorse limitatissime e l’attesa per la chiusura della convenzione con l’ANPAL per la nuova programmazione FSE. Per l’ANIEF EPR questi aspetti vanno tenuti in massima considerazione e richiedono urgentemente tutti gli interventi necessari, anche da parte sindacale, per superare una fase di oggettiva incertezza e dare garanzie per la programmazione delle attività dell’Ente. In tema di bilancio e nuova programmazione FSE, l’ANIEF EPR ha quindi richiesto all’Amministrazione di fornire aggiornamenti continui sullo stato dell’arte, in particolare nell’ipotesi in cui dovessero registrarsi problemi ovvero ulteriori ritardi.
Nel dettaglio della programmazione dei fabbisogni, l’ANIEF EPR ha ribadito innanzi tutto la contrarietà rispetto all’ipotesi di attivare già nel 2023 assegni di ricerca. Preso atto inoltre delle risorse liberate dal previsto turn over, l’ANIEF EPR ha inteso sollecitare una applicazione più ampia e diversa dell’art. 15 del CCNL, in favore in particolare per la crescita professionale per Ricercatori/Tecnologi di III livello.
Va sottolineato ancora una volta che, sull’INAPP e su tutti gli EPR non MUR, il mancato finanziamento di bilanci e valorizzazione di tutto il personale determini effetti ormai insostenibili, testimoniati anche da un Piano Triennale delle Attività 2023 – 2025 in cui emerge un blocco sostanziale delle carriere interne dei Tecnici/Amministrativi e numeri esigui per Ricercatori/Tecnologi. Su questo è ormai urgente una ferma iniziativa dei Vertici degli EPR e delle Rappresentanze Sindacali, diretta in particolare a dare seguito agli impegni del Governo ed a sollecitare i Ministeri Vigilanti ad una maggiore considerazione e impegno in favore degli EPR e del personale.