L’ANIEF EPR esprime soddisfazione per la firma da parte del Ministro Zangrillo del decreto di riparto dei 35 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio 2024. Questi fondi sono destinati a valorizzare e promuovere lo sviluppo dei ricercatori, tecnologi e del personale tecnico-amministrativo degli enti di ricerca non vigilati dal MUR.
Tale decreto rappresenta un risultato importante, frutto del costante impegno del personale degli EPR e del Sindacato, iniziato già dall’autunno del 2021. In questi anni l’ANIEF EPR ha ribadito più volte, attraverso iniziative sindacali e proposte di emendamenti in sede parlamentare, la necessità di evitare una spaccatura nella Ricerca Pubblica e di valorizzare tutto il personale degli EPR. A conferma di questa tesi, va ricordato l’accordo tra il Ministro Zangrillo e le Organizzazioni Sindacali del 10 novembre 2022, in cui il finanziamento degli EPR non vigilati dal MUR costituiva un presupposto imprescindibile per la chiusura del CCNL.
Nel dettaglio, in coerenza con la norma prevista nella Legge di Bilancio per il 2024, la ripartizione delle risorse viene effettuata in base alla consistenza numerica del personale ricercatore/tecnologo e tecnico/amministrativo degli EPR non vigilati dal MUR. Tale impostazione consente, tra l’altro, di risolvere positivamente le problematiche sorte a seguito della recente soppressione dell’ANPAL e del trasferimento all’INAPP del personale di detta Agenzia, afferente al CCNL Istruzione e Ricerca.
Firmato il decreto di riparto delle risorse, per l’ANIEF EPR ora è necessario procedere celermente. Per ricercatori e tecnologi vanno avviate quanto prima le procedure negli EPR per i passaggi a primo ricercatore/primo tecnologo. Per il personale tecnico e amministrativo è necessario apportare interventi diretti a definire incrementi salariali e opportunità di sviluppo delle carriere.
In questo quadro, l’ANIEF EPR ribadisce ancora con forza la centralità e la specificità della Ricerca Pubblica e, soprattutto, la necessità di valorizzare pienamente le professionalità del personale con interventi coerenti, superando finalmente un annoso ed ingiustificato blocco delle opportunità professionali.