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Anief, grave che l'apprendistato sia in calo

Apprendistato in calo quasi del 20%. Anief: è la conferma del fallimento della riforma Gelmini della scuola secondaria. Pacifico: serve un vera riforma.

La riduzione del numero di contratti di apprendistato di quasi il 20%, soprattutto tra i minorenni occupati nelle aziende artigiane, è la dimostrazione di come la riforma Gelmini della scuola secondaria superiori non abbia avuto alcuna ricaduta a livello di inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro”: è questo il commento del presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, al XII Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato, pubblicato oggi dal Ministero del Lavoro sulla base di dati Inps e Isfol, che ha quantificato in 542 mila i giovani in apprendistato, pari al 15% degli occupati tra i 15 e i 29 anni d’età.

Il rapporto ha evidenziato che nell’ultimo biennio è stato registrato un calo complessivo del 17%, mentre vanno in controtendenza le Province autonome di Bolzano e Trento: “è davvero un pessimo segnale – sostiene il Presidente dell’Anief – perché conferma, come da noi sempre denunciato, che gli sforzi normativi e formativi fatti dal Governo Berlusconi negli istituti tecnici e professionali non sono stati adeguatamente calibrati: significa che i ragazzi non hanno ancora le competenze necessarie per affrontare adeguatamente i tirocini nelle aziende e quindi per inserirsi nel mercato del lavoro”.

Pacifico ritiene che di questo passo l’Italia rischia di rimanere sempre più indietro anche a livello internazionale: “se si confrontano i dati italiani con quelli tedeschi – sostiene il sindacalista – emerge che il tasso di occupabilità dei giovani è diametralmente opposto, con i nostri purtroppo terribilmente indietro”. Per il Presidente dell’Anief “è sempre più necessaria e ineludibile un vera riforma dell’apprendistato”.