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Abolizione delle Province: per l’UPI si risparmiano 11 milioni per spendere 2 miliardi nella gestione delle Scuole e per il passaggio delle funzioni alle Regioni

La denuncia è stata lanciata lo scorso 26 settembre, mentre è attualmente in corso presso la I Commissione della Camera l’esame del disegno di legge 1542 del Governo inerente Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni. Anief chiede attenzione sulla continuità nell’assistenza specialistica degli alunni con disabilità, intesa dal Consiglio di Stato - con sentenza n. 3950/13 - anche come assistenza per l’autonomia e la comunicazione e non solo come trasporto.

La denuncia dell’UPI

107 Province hanno gestito 5.179 edifici di scuole superiori dal 1996, rispetto ai futuri 1.327 centri di spesa dei Comuni, previsti dalla riforma, che dovrebbero sostenere i costi del riscaldamento nelle scuole, delle spese di progettazione, della direzione opere e collaudo, delle spese per manutenzione ordinaria e straordinaria. Soltanto l’edilizia scolastica costerebbe 645 milioni di euro in più, con tagli che si renderebbero necessari anche per la sicurezza. Gli appalti per il solo riscaldamento, a causa dell’abbandono dei contratti unici di servizio, farebbero lievitare la spesa di 424 milioni di euro, cui aggiungere altri 176 milioni di euro per la manutenzione i cui costi potrebbero aumentare del 20%. L’assenza delle professionalità già individuate all’interno delle Province per la progettazione, direzione opere e collaudo comporterebbe un ulteriore aumento di 45 milioni di euro. La stima in merito al trasferimento delle funzioni amministrative (lavoro, formazione professionale, trasporto pubblico locale, aiuti alle imprese, manutenzione del territorio, ambiente, strade, agricoltura, turismo) da province a regioni sarebbe di 1,4 miliardi di euro, derivante dalla creazione di nuove Agenzie, Società, Enti strumentali. Da 107 province si dovrebbe passare a 700 unioni di Comuni per coprire tutto il territorio nazionale e a 10 città metropolitane con diseconomie e inefficienze.

Per Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo della Confedir, “questi numeri devono essere verificati con attenzione dal Parlamento, che deve valutare bene il costo della riforma senza dimenticare il tema dell’assistenza specialistica in favore degli alunni con disabilità, finora erogata dalle Province per le scuole superiori”.

Soltanto di recente, infatti, il Consiglio di Stato con la sentenza n. 3950/13 ha ordinato alla Provincia di Milano di assicurare agli alunni gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione di cui all’articolo 13, comma 3 della Legge 104/92, quale servizio funzionale all’istruzione, da individuare nel PEI come progetto finalizzato all’integrazione scolastica, al di là del trasporto. Anche il servizio svolto dagli assistenti alla comunicazione per gli alunni non udenti di ogni ordine di scuola è erogato dalle province. Tali servizi si realizzano tramite il finanziamento di proposte progettuali che hanno un iter specifico e capitoli di bilancio dedicati. I progetti sono elaborati dalle scuole e finalizzati allo sviluppo delle potenzialità dell’alunno con disabilità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione con esplicita richiesta di finanziamento ed assegnazione di risorse umane. Le azioni programmate secondo gli obiettivi progettuali sono volte all’integrazione scolastica e prevedono la presenza di assistenti specialistici che operano all’interno degli Istituti Scolastici in collaborazione con i docenti, le famiglie e il territorio.

“Il taglio delle Province – continua Pacifico –, anche ove prevedesse il trasferimento di competenza alle regioni in materia di assistenza specialistica, potrebbe compromettere sia la continuità del servizio che la sua interruzione, mentre il trasferimento agli enti locali potrebbe avere conseguenze ancora più nefaste per le difficoltà di bilancio già riscontrati dai Comuni, che hanno determinato pesanti tagli all’assistenza specialistica degli alunni con disabilità delle scuole del primo ciclo di istruzione”.

“La Confedir – conclude il sindacalista – in qualità confederazione rappresentativa della dirigenza degli enti locali e regionali, ha chiesto un’audizione informale presso la I Commissione della Camera dei Deputati per approfondire la discussione sulla riforma, e su questo tema ha intenzione di organizzare nei prossimi mesi un seminario specifico, dopo lo svolgimento di quella sulla Spending review nella P.A. previsto a Roma, il 22 novembre 2013, a Palazzo Bonadies, alle ore 9”.