Il delegato Antonello D’amico ha fatto presente i ritardi con il quale è stato esteso l’invito alla delegazione ANIEF, in aperta contravvenzione a quanto stabilito dagli accordi per gli esami di stato, dal protocollo del 6 agosto e dal protocollo 0-6 di cui l’ANIEF è firmataria.
“L’incontro ha avuto per tema le strategie più adatte ai fini del contenimento del COVID in Sardegna in relazione con l’anno Scolastico. L’ USR Sardegna ha richiesto ai responsabili dell’ATS una maggiore snellezza burocratica circa il rientro a scuola di quanti sono risultati positivi e di quanti sono stati posti in regime di quarantena fiduciaria” ha affermato il vicepresidente Regionale “L’ ATS ha promesso maggiore tempestività nelle procedure burocratico-formali evitando di richiedere ulteriore documentazione certificativa ai medici/pediatri per coloro che fossero risultati ai controlli tampone negativi.”
L’Anief si è dichiarata d’accordo su tale procedura volta ad evitare inutili lungaggini burocratiche, ma segnala il comportamento non conforme al DPCM del 3 Novembre da parte di alcuni Dirigenti in diverse scuole Sarde. Nel dettaglio si è sottolineato:
• L’inosservanza del disposto del DPCM che vieta le lezioni in presenza nelle scuole Secondarie di II Grado, con la deroga alle sole ore i laboratoriali nonché ai fini dell’integrazione scolastica dei discenti diversamente abili.
• L’inosservanza del distanziamento sociale durante le attività nei laboratori.
Si è aggiunto e si avvisa la Direzione Regionale di avvii a procedure giudiziarie con consegna di atti di diffida sindacale e deposito di denuncia presso la Procura della repubblica per i dirigenti responsabili.
L’ USR rispondendo che eventuali azioni della magistratura riguardano la sola magistratura, esulando quindi dagli argomenti dell’incontro, invita l’ ANIEF a fornire per iscritto nomi, situazioni e luoghi dei fatti in questione.
Il direttore del USR si è impegnato a fornire i dati sul rapporto alunni e numero dei contagi in Sardegna.
Seguiranno aggiornamenti.