Appello all’astensione dal lavoro rivolto a 140.000 supplenti. Sit-in del MIDA nei pressi del Parlamento alle 14.30. Aderisce anche ADIDA. Organizzati dal sindacato i trasporti per raggiungere la Capitale. Per l’inserimento immediato in Gae di tutti i docenti abilitati a partire dalla seconda fascia d’istituto, il pagamento degli scatti di anzianità negato ancora dal CCNL 2006/2009 e delle ferie, il recupero del primo gradino stipendiale ai neo-assunti tolto dal CCNL 2011, la conversione contratti 30 giugno-31 agosto senza ragioni sostitutive.
Sono più di 120.000 i docenti precari che lavorano attualmente nelle nostre scuole, per lo più con un contratto al 30 giugno, spesso su un posto vacante: più della metà di essi, è chiamato dalle graduatorie d’istituto ma non può inserirsi nella fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento creata nel 2012, utile per le annunciate immissioni in ruolo del Governo.
Molti si sono abilitati con TFA e SFP a numero chiuso, su una previsione di posti vacanti nel triennio o quinquennio successivo, con il PAS in virtù dell’esperienza maturata con 36 mesi di servizio, hanno il diploma magistrale abilitante o l’abilitazione conseguita all’estero, e tuttavia sono fuori dal piano di assunzioni deciso dal Miur, peraltro ancora confuso sugli organici, in assenza di un serio censimento che individui i destinatari dei contratti a tempo determinato su posto vacante assegnati dal 1999.
Nessuno di essi, nonostante una chiara giurisprudenza della Corte di Giustizia europea formata sulla direttiva comunitaria n. 70 del 1999 - se non per ordine di un giudice del lavoro -, ha mai ricevuto, per via di leggi e contratti nazionali firmati dai sindacati rappresentativi (l’ultimo scaduto nel 2009), gli scatti di anzianità previsti solo per il personale di ruolo dal 1999 al 2012.
Ancora molti di essi devono rivolgersi ai tribunali per ottenere il pagamento delle ferie spettanti, bloccato dalla Legge di stabilità 2013.
Per non parlare dei 150.000 precari che saranno assunti dal Governo senza il primo gradino stipendiale, eliminato nel 2011 con il benestare di una parte del sindacato rappresentativo, per realizzare quell’invarianza finanziaria prevista da una legge che ora finanzia il piano di assunzioni con un fondo di 1 miliardo.
Inserimento in Gae, scatti di anzianità, ferie, primo gradino stipendiale, censimento posti vacanti: sono le parole d’ordine di uno sciopero e di una manifestazione che martedì 17 marzo 2015 intendono contrastare la precarietà, stabilizzare il personale, recuperare i diritti e la dignità del lavoro.
Per questa ragione, invitiamo tutto il personale docente a tempo determinato in servizio presso le Scuole a scioperare unitariamente il 17 marzo 2015.
Per info sui pullman in partenza dalla tua regione scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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