In questi giorni c’è grande fermento per la comunicazione da parte del ministro Bussetti sull’imminente uscita del bando di concorso ordinario per l’immissione in ruolo di migliaia di docenti. L’uscita del bando, stando alle dichiarazioni, è prevista per il mese di luglio, ma sono già disponibili varie informazioni, anticipate dal D.lgs 59/2017 confermato dalla legge di bilancio 2019. Al concorso potranno accedere sia i precari che i neo laureati, ovviamente fermo restando i crediti formativi richiesti per l’accesso alla classe di concorso di insegnamento per la quale si intende concorrere
Facciamo chiarezza sui requisiti richiesti per la partecipazione al concorso:
POSTI COMUNI
- Abilitazione per la classe di concorso a cui si vuole partecipare.
- Laurea (magistrale o a ciclo unico).
- Diploma di II livello dell’alta formazione artistica, o musicale e coreutica.
- Titolo equipollente o equiparato coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso.
- iii. Possesso dei 24 CFU nelle discipline antropo – psico – pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.
- Abilitazione per altra classe di concorso o per altro grado di istruzione (rimane chiaro l’obbligo di possedere il titolo di accesso alla classe di concorso ai sensi della normativa vigente).
- Laurea e tre anni si sevizio (anche non consecutivo su posto comune o su sostegno) negli ultimi otto anni scolastici.
POSTI PER ITP (fino all’as 2024/2025)
- Diploma di accesso alla classe di concorso secondo quanto stabilito dalla tabella B DpR 259/2017.
POSTI PER IL SOSTEGNO
- Oltre ai requisiti sopraelencati per i posti comuni e gli ITP occorre il titolo di specializzazione sul sostegno.
All’art.3 comma 5 del D.lgs 59/2017 leggiamo “I candidati indicano nella domanda di partecipazione in quale regione e per quali contingenti di posti intendono concorrere. Ciascun candidato può concorrere in una sola regione, per le tipologie di posto messe a concorso nella stessa, qualora in possesso dei requisiti di accesso di cui all'articolo 5.”
Quindi ogni candidato può partecipare in una sola regione e per una classe di concorso per ogni grado di scuola scegliendo su un massimo di quattro procedure distinte ciascuna per una classe di concorso:
- Per la scuola secondaria di primo grado.
- Per la scuola secondaria di secondo grado.
- Per i posti di sostegno della scuola secondaria di primo grado.
- Per i posti di sostegno della scuola secondaria di secondo grado.
Ciò significa che, anche se in possesso dei requisiti sia per la secondaria di primo che di secondo grado i candidati dovranno scegliere una delle due procedure e, se in possesso dell’abilitazione al sostegno, una delle due procedure fra secondaria di primo e secondo grado sul sostegno.
Sono esonerati dal conseguimento dei 24 CFU:
- I docenti con tre anni di servizio negli ultimi otto anni scolastici.
- Docenti abilitati per la classe di concorso specifica.
- Docenti ITP fino al 2024/2025.
Il concorso sarà articolato su tre prove
Per i posti comuni:
- Prima prova: valutazione delle conoscenze su specifica disciplina. Sarà a scelta del candidato fra quelle afferenti alla classe di concorso per cui partecipa. Unica particolarità è riservata per gli insegnanti di lingue e culture straniere che dovranno basare la prova sulla lingua di insegnamento per la quale partecipano. Il superamento della prova è dato dal conseguimento di un punteggio minimo di sette decimi o equivalente.
- Seconda prova: a questa prova partecipano i vincitori della prima prova. È basata sulle conoscenze antropo – prisco – metodologiche e tecnologie didattiche (per questo sono richiesti i 24 CFU). Il superamento della prova è dato dal conseguimento di un punteggio minimo di sette decimi o equivalente.
- Terza prova: basata su un colloquio orale e eventualmente una prova pratica a discrezione della commissione esaminatrice. Nella prova saranno valutate le conoscenze del candidato sulle discipline afferenti la classe di concorso per la quale partecipa oltre la conoscenza della lingua straniera scelta e le abilità informatiche di base.
Per i posti di sostegno:
- Prima prova scritta: valutazione sulle conoscenze del candidato sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie. Il superamento della prova è dato dal conseguimento di un punteggio minimo di sette decimi o equivalente.
- Seconda prova orale: saranno valutate il grado delle conoscenze e competenze del candidato nelle discipline afferenti alla sua classe di concorso e la conoscenza della lingua straniera scelta, oltre al possesso della conoscenza di base delle competenze didattiche e tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il superamento della prova è dato dal conseguimento di un punteggio minimo di sette decimi o equivalente.
Ribadiamo nuovamente che con la legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019) viene abolito il sistema di formazione iniziale e si procederà direttamente all’immissione in ruolo profilando il docente come lavoratore a tempo indeterminato.