L’Intesa tra Miur e OO.SS. del comparto Istruzione e ricerca, siglata in data 11 giugno 2019, prevede la presentazione al Parlamento di un emendamento che istituisca percorsi abilitanti speciali, riservati al personale docente della scuola secondaria che abbia una pregressa esperienza di servizio. I corsi saranno attivati una tantum, entro e non oltre il 2019
Per quanto riguarda i requisiti di accesso, è previsto che i corsi siano riservati ai docenti che, negli ultimi 8 anni, abbiano maturato 3 anni di servizio; nel computo è incluso anche l’anno scolastico in corso (2018/2019). Ricordiamo che per anno di servizio si intende il servizio prestato per almeno 180 giorni nell’anno scolastico o, ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, un servizio prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.
Il servizio valido è quello prestato in scuole statali, paritarie o nei percorsi IEFP (di istruzione e formazione professionale). Per questi ultimi, limitatamente al servizio per il soddisfacimento dell’obbligo scolastico.
Considerato l’elevato numero di docenti in possesso dei suddetti requisiti, al fine di consentire la partecipazione a tutti, i PAS saranno organizzati in più cicli annuali in relazione, probabilmente, alla capienza delle singole Università in relazione alle disponibilità organizzative e alle risorse di ognuna.
Infine, l’Intesa prevede che sia consentito l’accesso anche ai dottori di ricerca.
Il testo prevede che l’attuazione dell’Intesa da parte del Governo avvenga mediante presentazione al Parlamento di un emendamento da inserire nel primo “veicolo legislativo” utile. Tuttavia, tale emendamento non è stato inserito nel testo del Decreto Crescita, attualmente in lavorazione presso le Camere. Pertanto, le tempistiche slitteranno in attesa di un nuovo provvedimento, forse un decreto autonomo, che si spera possa essere adottato prima della fine dell’estate.
Pertanto, in attesa di ulteriori sviluppi, ci riserviamo di approfondire l’argomento successivamente al fine di sciogliere eventuali nodi interpretativi.