La Repubblica assicura a tutti il diritto all’istruzione e alla formazione e altresì garantisce, all’art. 12 comma 2 della legge 104/92, il diritto all’educazione e all’istruzione della persona con disabilità in ogni ordine e grado.
Le famiglie degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) possono esercitare il diritto all’istruzione ed educazione dei propri figli segnalando alla scuola il quadro complessivo diagnostico oltre che le potenzialità del figlio. Per fare questo la famiglia deve produrre due documenti:
verbale di individuazione della condizione di disabilità del figlio, redatto da un collegio di accertamento;
diagnosi funzionale ove viene descritta la situazione clinica funzionale dell’alunno al momento dell’accertamento..
Tale documentazione deve essere presentata al dirigente scolastico della scuola di frequenza o di destinazione nella fase di passaggio da un ordine di scuola all’altro. Nel caso in cui i genitori non possedessero ancora questa documentazione devono segnalare di essere in attesa di convocazione alla visita.
La scuola, all’inizio delle iscrizioni scolastiche, trasmette tale documentazione alle USP e all’USR per l’assegnazione dei docenti di sostegno. Mentre la richiesta della assistenza educativa deve essere trasmessa agli Enti locali di competenza (modello S), solitamente entro il 31 maggio.
Con l’inizio dell’anno scolastico il dirigente, in base alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, procederà alla definitiva assegnazione delle risorse di sostegno e di assistenza educativa alle classi.
Potrebbe anche succedere, nel corso dell’anno scolastico, che la scuola rilevi difficoltà nell’apprendimento o nella socializzazione dell’alunno. In quel caso la scuola è tenuta ad informare i genitori che potranno decidere di avviare il processo di accertamento.
La scuola per evidenziare quali sono le aree in cui ha rilevato che lo studente presenta maggiori difficoltà, presenta alla famiglia il modello R.
Secondo il DPCM 185/2006 all’art. 3 comma 1, il Gruppo di Lavoro Operativo (GLHO), formato dai docenti sia curriculari che di sostegno, gli operatori sanitari e sociali dei servizi territoriali e/o specialistici e i genitori dell’alunno redigono il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) che accompagna l’alunno nel suo percorso scolastico, e poi il Piano Educativo Individuale (PEI) che contiene e sintetizza gli obiettivi individuati nel profilo dinamico funzionale, dal punto di vista educativo e degli apprendimenti (scuola), della cura, assistenza della riabilitazione (Azienda - Unità Locale Socio Sanitaria), delle attività di socializzazione che si svolgono fuori dalla scuola (parrocchia, scouts, ecc.), degli aspetti educativi svolti dalla famiglia, attribuendo il compito a ciascuno dei soggetti che affiancano la scuola nell’arco di ogni anno scolastico entro il 30 luglio dell’anno precedente la frequenza e perfezionato, secondo la nota ministeriale 4798/05, all’inizio dell’anno scolastico o, al più tardi, entro i due mesi dall’inizio della scuola.
Adesso specifichiamo i due modelli (S e R) sopracitati per meglio spiegarli.
MODELLO S
È un documento steso dai docenti del Team/Consiglio di Classe per l'invio della famiglia presso una Équipe Multidisciplinare Territoriale. In esso viene indicato quanto emerso dalle osservazioni sull'allievo (difficoltà e abilità) in classe e nei momenti di interscuola. Tale modello deve:
essere condiviso con la famiglia e sottoscritto dalla stessa, dai docenti del Team/Consiglio di Classe;
va sottoposto alla lettura della docente Funzione Strumentale Successo Formativo che ha il compito di accertarsi che le informazioni presenti siano conformi alla richiesta;
va consegnato in Segreteria per il protocollo e inviato alla Equipe Multidisciplinare scelta dai genitori.
Il Dirigente Scolastico firmerà la lettera di accompagnamento all’invio.
MODELLO R
Richiesta risorse per l’integrazione scolastica (insegnanti di sostegno) in cui si delineano le motivazioni per cui si richiede quella quantità di risorse, le strategie attivabili anche in presenza di altre risorse nella scuola. Responsabili della redazione di tale modello sono coloro che hanno stilato la relazione e viene rilasciato dalla scuola che lo trasmette all’USP.
Esempio di modello:
MODELLO S
(denominazione dell’istituzione scolastica)
_____________________________________________________________________________________________________________________
Prot. n. ................................... data ………………………….
All’ Azienda ……. n. .............. Unità Operativa ..............................................................................................
SEGNALAZIONE ALUNNO IN DIFFICOLTÀ
Si segnala a codesto servizio _________________________ l’alunno/a sotto indicato per gli approfondimenti di competenza.
Cognome Nome __________________________________________________________________________________________________________
luogo di nascita data _______________________________________________________________________________________________________
Indirizzo/residenza tel. _____________________________________________________________________________________________________
L’alunno/a frequenta:
θ Scuola dell'Infanzia (denom. e indirizzo) __________________________________________________________
sezione relativa agli anni: 3 θ 4 θ 5 θ Mista θ per ore settimanali ___ con presenza a mensa: SI θ NO θ
θ Scuola Primaria (denom. e indirizzo del plesso) _______________________________________________________
classe n. _______sez. ______ θ classe _______per ore sett. ____con n. rientri pomeridiani _______
θ classe a tempo pieno con presenza a mensa: SI θ NO θ
θ Scuola Secondaria di 1° grado (denominazione e indirizzo del plesso)
____________________________________________________________________________________
classe n. _____sez. ____ θ classe con orario mattutino sino alle ore ____θ con rientri pomeridiani______
θ Scuola Secondaria di 2° grado (denominazione e indirizzo del plesso)
____________________________________________________________________________________
classe n. _______ sez. ______ per ore settimanali __________ θ con rientri pomeridiani n _________
eventuale indirizzo frequentato _______________________________________
Modalità di frequenza: _______________________________________________
Descrizione del problema principale
per cui si chiede la collaborazione dell’Azienda ……….
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I genitori dell’alunno Il Dirigente Scolastico
(per presa visione)
MODELLO R
Istituto________________________________
Classe_______________Scuola_______________________
OGGETTO: Nota informativa
In vista della consultazione con il servizio specialistico si rilascia la presente relazione sulle difficoltà rilevate nell’alunno……………………………………………………
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AUTONOMIA
LINGUAGGIO E APPRENDIMENTO
COMPORTAMENTO E RELAZIONI
OSSERVAZIONI
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I DOCENTI DI CLASSE
Per presa visione IL DIRIGENTE SCOLASTICO
I GENITORI
(o chi ne fa le veci)
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