Riprendendo l’articolo sugli alunni con bisogni educativi speciali pubblicato da noi su ANIEF INFORMA, vogliamo oggi chiarire quali sono i compiti della scuola e dell’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) su questo argomento
La scuola deve garantire a tutti il diritto all’educazione ed all’istruzione e l’integrazione degli alunni con qualsivoglia disabilità o esigenza particolare, indipendentemente dalla gravità della disabilità e con il concorso delle Istituzioni a ciò deputate.
All’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) compete:
- l’analisi delle necessità di ogni istituzione scolastica al fine di quantificare le risorse necessarie (insegnanti di sostegno) a livello provinciale da proporre al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale;
- l’assegnazione alle Istituzioni Scolastiche degli insegnanti di sostegno, nel limite delle risorse assegnate;
- l’attribuzione alle istituzioni scolastiche dei finanziamenti previsti per legge;
- l’analisi e valutazione delle situazioni rappresentate dalle scuole paritarie di ogni ordine e grado della provincia (alunni con disabilità, assunzione di insegnanti di sostegno, attività finalizzate all’integrazione, ecc.) per la definizione dei finanziamenti annuali previsti dalla legge sulla parità scolastica (LEGGE 62 del 20/3/2000);
- fornire consulenza alle famiglie, alle Istituzioni Scolastiche, ai singoli operatori al fine di facilitare e migliorare i rapporti con la Scuola anche a garanzia della tutela dei diritti del minore;
- attivare progetti su specifiche tematiche con le Istituzioni Scolastiche anche con il contributo di Associazioni, Enti Locali, Università, ecc.;
- sostenere le Istituzioni Scolastiche, singole o in rete, nell’attivazione di progetti, percorsi, attività orientate all’organizzazione di modelli di intervento riferiti anche a particolari disabilità;
- promuovere e sostenere le reti di scuole (C.T.I. Centro Territoriale Inclusione);
- coordinare a livello provinciale le attività promosse dall’Ufficio Scolastico Regionale;
- favorire la crescita della cultura dell’integrazione promuovendo attività formative a carattere provinciale;
- promuovere le relazioni e gli scambi interistituzionali tra i Servizi che intervengono nei processi di integrazione;
- monitorare l’andamento dei processi di integrazione nelle scuole e l’utilizzo delle risorse.
All’istituzione scolastica autonoma statale e paritaria attengono i seguenti compiti:
- assegnare personale specializzato alle classi/sezioni e/o altre risorse idonee per le attività di sostegno per l’integrazione degli alunni con disabilità;
- attivare i gruppi di lavoro secondo quanto previsto dagli artt. 12 e 15 LEGGE 104/92;
- individuare un docente Referente per l’Integrazione con compiti di coordinamento, documentazione e organizzazione inerenti al progetto d’integrazione della scuola;
- definire e realizzare la programmazione educativo didattica, il curriculum individualizzato e il Piano Personalizzato, come previsto dalla LEGGE53/03;
- collaborare con le Unità Multidisciplinari per la stesura del Profilo Dinamico Funzionale (LEGGE 104/92 art. 12, comma 5);
- attivare gli incontri per l’elaborazione dei Piani Educativi Individualizzati, secondo quanto previsto dal DPR 24/02/94 agli artt. 4 e 5, con la partecipazione e la condivisione della famiglia, dell’équipe pedagogica della scuola, del servizio sociosanitario e sociale di riferimento e di tutti i soggetti coinvolti;
- organizzare attività di sostegno e recupero come previsto dagli artt. 2 e 7 della legge 517/77, valorizzando al massimo le risorse disponibili e/o attivabili;
- promuovere attività di orientamento nei percorsi scolastici e post scolastici per gli alunni con disabilità, in collaborazione con i Servizi per la disabilità delle Aziende Sanitarie Locali;
- promuovere la formazione e l’aggiornamento, anche congiunto dei Dirigenti scolastici, dei docenti di sostegno e curricolari, di altro personale anche appartenente ad altre istituzioni che intervengono nei processi di integrazione e delle famiglie sulle tematiche dell’integrazione;
- garantire la continuità del progetto di integrazione e di crescita nei passaggi tra i diversi ordini di scuola a partire dalla scuola dell’infanzia e in particolare tra la scuola secondaria di I e II grado, anche attraverso la trasmissione della documentazione dell’alunno tra le scuole e i servizi socio sanitari (MODELLO S);
- promuovere le intese tra scuole, servizi di Unità locale socio sanitaria, altri Soggetti del territorio, in collaborazione con la famiglia, per definire i Progetti di Orientamento scolastico, sociale e professionale;
- coinvolgere i collaboratori scolastici nel processo educativo come previsto dal vigente CCNL di comparto;
- aderire alle reti CTI;
- garantire all'alunno con disabilità, in considerazione della gravità, la partecipazione alle attività didattiche ed educative della classe che avvengono all'esterno della scuola (visite d'istruzione, gite scolastiche, ecc.), predisponendo ogni misura a tutela della sua attiva partecipazione (programmazione degli itinerari, condivisione delle necessità con i Servizi di integrazione Scolastica delle Aziende Unità locale socio sanitaria, designazione degli insegnanti accompagnatori, ecc.);
- promuovere ed attivare il monitoraggio, la verifica, la valutazione del livello di integrazione scolastica e sociale degli alunni con disabilità, anche attraverso indicatori di efficacia e qualità dei servizi resi e la consultazione dell’utenza.