L’emergenza che sta affrontando il nostro Paese in queste ultime settimane sta mettendo a dura prova il sistema scolastico italiano, con modifiche e cambiamenti anche per quanto riguarda la didattica e l’apprendimento. Infatti, sin dai primi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, si sottolinea l’importanza della didattica a distanza per garantire il diritto all’istruzione, sancito dall’art. 34 della Costituzione, indicando la sospensione delle attività didattiche fino al 03 aprile 2020
Come si evince dalla prima nota emanata dal Miur numero 278 del 06/03/2020, “le istituzioni scolastiche della scuola primaria e secondaria, nell’ambito della propria autonomia, attivano o potenziano modalità di apprendimento a distanza, ottimizzando le risorse didattiche del registro elettronico e utilizzando classi virtuali e altri strumenti e canali digitali per favorire la produzione e la condivisione di contenuti. È essenziale, nella definizione delle modalità di intervento, il più ampio coinvolgimento della comunità educante, anche al fine di offrire esperienze di mutuo aiuto e di formazione peer to peer.
La sezione dedicata alla didattica a distanza, presente https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html, in continuo aggiornamento, contiene:
− indicazioni per il “tutoring”: le scuole potranno mettersi in contatto, anche tramite la rete INDIRE, con scuole già esperte di didattica a distanza e che intendano mettersi a disposizione per socializzare le pratiche di utilizzo di ambienti di apprendimento virtuali;
− disponibilità di piattaforme di fruizione di contenuti didattici, assistenza alla community scolastica e piattaforme di collaborazione online. Tali soluzioni sono offerte da operatori di settore a titolo gratuito per l’Amministrazione e le istituzioni scolastiche e rispondono a specifici requisiti tecnici (oltre alla completa gratuità, la qualificazione Agid, l’osservanza della normativa in materia di dati personali, sicurezza, affidabilità, scalabilità, divieto di utilizzo per fini commerciali di dati, documenti e materiali di cui gli operatori vengano in possesso);
− materiali multimediali offerti da soggetti qualificati.
Il Ministero ha istituito, inoltre, una task force che risponderà alle richieste di assistenza da parte delle scuole da inviare al seguente indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.”.
Questo viene confermato e ampliato dalla seconda nota MIUR numero 279 del 08/03/2020, dove si evince che “il protrarsi della situazione comporta la necessità di attivare la didattica a distanza, al fine di tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione. Le strutture del Ministero sono a disposizione per il necessario aiuto. Le istituzioni scolastiche e i loro docenti stanno intraprendendo una varietà di iniziative, che vanno dalla mera trasmissione di materiali (da abbandonarsi progressivamente, in quanto non assimilabile alla didattica a distanza), alla registrazione delle lezioni, all’utilizzo di piattaforme per la didattica a distanza, presso l’istituzione scolastica, presso il domicilio o altre strutture. Ogni iniziativa che favorisca il più possibile la continuità nell’azione didattica è, di per sé, utile. Si consiglia comunque di evitare, soprattutto nella scuola primaria, la mera trasmissione di compiti ed esercitazioni, quando non accompagnata da una qualche forma di azione didattica o anche semplicemente di contatto a distanza. Va, peraltro, esercitata una necessaria attività di programmazione, al fine di evitare sovrapposizioni tra l’erogazione a distanza, nella forma delle ‘classi virtuali’, tra le diverse discipline e di evitare sovrapposizioni. Va infatti rilevato (e ciò vale anche per i servizi all’infanzia) come i nostri bambini e le nostre bambine patiscano abitudini di vita stravolte e l’assenza della dimensione comunitaria e relazionale del gruppo classe. Anche le più semplici forme di contatto sono da raccomandare vivamente. E ciò riguarda l’intero gruppo classe, la cui dimensione inclusiva va, per quanto possibile mantenuta, anche con riguardo agli alunni con Bisogni educativi speciali. Alcuni docenti e dirigenti scolastici hanno posto il problema della valutazione degli apprendimenti e di verifica delle presenze. A seconda delle piattaforme utilizzate, vi è una varietà di strumenti a disposizione. Si ricorda, peraltro che la normativa vigente (Dpr 122/2009, D.lgs 62/2017), al di là dei momenti formalizzati relativi agli scrutini e agli esami di Stato, lascia la dimensione docimologica ai docenti, senza istruire particolari protocolli che sono più fonte di tradizione che normativa.”
Dal 2 marzo 2020 è stata allestita una sezione dedicata alla Didattica a distanza per aiutare le scuole con:
- piattaforme gratuite realizzate appositamente per le scuole;
- strumenti di cooperazione;
- scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole;
- webinar di formazione;
- contenuti multimediali per lo studio.
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha ampliato il pacchetto degli hardware acquistabili con la Carta del docente; infatti, dall’12 marzo 2020 fino al 31 marzo 2020 sarà possibile acquistare con la Carta del docente anche webcam e microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili. Spiega la Ministra che “l’intervento di ampliamento degli hardware acquistabili con la Carta ha l’obiettivo di sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti per migliorare l’organizzazione delle diverse forme di didattica a distanza in questo momento di emergenza. Questa è solo una delle misure che stiamo mettendo in atto per supportare le azioni che scuole e docenti stanno attivando, in queste ore, per garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi”.
Di seguito il link delle FAQ relative ai beni acquistabili.